Stefano De Martis
Palazzo Chigi lo definisce “un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio”.Un primo pacchetto da 1,3 miliardi di euro, varato dal Consiglio dei ministri con la consapevolezza che si tratta di un intervento non adeguato e che a breve saranno necessarie nuove misure.In evidenza la proroga dei bonus per energia e carburanti (con un occhio di riguardo alle famiglie con almeno 4 figli), mentre ha fatto discutere già alla vigilia una sorta di mini-condono per gli esercizi commerciali, ben 50 mila dei quali secondo l’esecutivo sarebbero a rischio chiusura in assenza di agevolazioni fiscali per scontrini e fatture.
Ma vediamo i punti principali così come presentati dal governo.
Vengono prorogati per il quarto trimestre e dunque sino alla fine dell’anno, “la riduzione delle bollette dell’energia elettrica e del gas a favore dei nuclei familiari economicamente più disagiati(con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro se con 4 figli) o con componenti in condizioni di salute gravi, in modo tale che i livelli obiettivo di riduzione della spesa siano pari al 30% sull’energia elettrica e del 15% sul gas”; “l’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale”; “la riduzione dell’aliquota Iva al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali e per le forniture di servizi di teleriscaldamento e per le somministrazioni di energia termica”.
A queste misure si aggiunge “un contributo straordinario alle spese di riscaldamentoper i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 e si consente l’uso della social card (oggi utilizzata per l’acquisto di generi alimentari dai nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro) anche per l’acquisto di carburanti”. Con questa finalità lo stanziamento destinato alla “card” viene aumentato di ulteriori 100 milioni.
Il bonus trasporti per i redditi fino a 20 mila euro (nel 2022) viene incrementato di 12 milioni.Altri 7,5 milioni vanno a potenziare il fondo per le borse di studio degli studenti universitari. Aggiornate anche le regole per le agevolazioni alle imprese con un elevato consumo di energia elettrica.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali – spiega la nota di Palazzo Chigi – “le nuove norme consentono di esercitare, entro il 15 dicembre 2023, il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi – avvenuta tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 – regolarizzando la posizione con il pagamento previsto dalla legge ed evitando di incorrere nelle sanzioni accessorie della sospensione della licenza o dell’attività”.
Il decreto interviene anche con norme interpretative per disinnescare il contenzioso relativo all’operazione Alitalia-Ita, esplicitando la discontinuità tra le due aziende, e per consentire che vada a buon fine il salvataggio della compagnia assicurativa Eurovita.
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