foto SIR/Marco Calvarese

Da domenica, cosa cambia per lei e la Terra Santa? A questa domanda del Sir, Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, che sabato prossimo, 30 settembre, riceverà la berretta cardinalizia da Papa Francesco, ha risposto in questi termini: “Per me non cambia molto, è una presa di coscienza di un impegno e una responsabilità in più. Per la Terra Santa forse c’è anche l’orgoglio di avere finalmente una porpora a casa loro”. “Gerusalemme è considerata storicamente il cuore del mondo, ma è anche una periferia del mondo”, il ritratto stilato dal futuro cardinale: “È un luogo di conflitti politici e anche religiosi, dove ci sono disuguaglianze sociali, economiche, civili enormi: in questo corrisponde all’immagine di periferia così cara al Papa, ma allo stesso tempo ha un richiamo universale indiscutibile. Questa apparente contraddizione rende Gerusalemme un luogo unico, e con questa porpora cardinalizia forse ora avrà più attenzione nel panorama della Chiesa universale e da parte della comunità internazionale”.

 

photosmash_disabled-inner”>
photosmash_disabled-mediaelement”>

photosmash_disabled-layers”>

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *