“Charis è nata nel 2019, è stata voluta fortemente da Papa Francesco per un sogno di unità per tutto il Rinnovamento carismatico cattolico (Rcc). È stata una partenza in salita in quanto subito dopo è iniziato il pesante periodo della pandemia. Quindi è relativamente da poco che si è potuto attivarsi.
In questo tempo l’impegno maggiore è stato riservato a un programma online di formazione integrale. È un ambizioso percorso di due anni che vede coinvolti importanti relatori di tutto il mondo. Il fine è poter raggiungere ogni persona per una formazione univoca psico-spirituale”. Lo scrive Paolo Maino rappresentante per l’Europa di Charis, presentando l’assemblea generale Charis, che si svolgerà a Roma nei giorni 29-31 ottobre. “Inoltre – prosegue -, un altro grande impegno è stata la costituzione in ogni Paese dei Servizi Nazionali di Comunione. Questo ha significato il confronto continuo con le tante realtà del Rcc nel mondo al fine di pervenire ad un unico Servizio nel quale confluissero e potessero riconoscersi ogni realtà”. “Una famiglia in cui un membro non è più importante dell’altro, né per età, né per intelligenza, né per capacità, perché sono tutti figli amati dello stesso Padre. (Francesco, 8.6.2019). Riprendendo le parole del Papa, Maino ha poi delineato i progetti per il futuro, come “concretizzare sempre di più l’impegno di portare in tutta la Chiesa il Battesimo nello Spirito con il quale rinvigorire e rinforzare il Battesimo di ogni persona. L’impegno maggiore sarà quello di attuare la missio costitutiva di Charis: la sfida della comunione e dell’unità. Questo è sempre un impegno gravoso, ma lo è particolarmente per una realtà così ampia e variegata. In questa sfida rientra la comunione con le chiese sorelle. È con estremo stupore che si ammira l’opera dello Spirito Santo che ha saputo creare questa ‘corrente di grazia’ in tutte le confessioni cristiane”.
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