“Nella prossima sessione del Sinodo sulla sinodalità è previsto un coinvolgimento maggiore, nei tavoli, dei teologi e dei canonisti”.

Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, intervenendo alla presentazione del volume “La Curia Romana secondo Praedicate evangelium”, di Sergio F. Aumenta e Roberto Interlandi, giunto alla seconda edizione, presso la Pontificia Università Santa Croce. “C’è un perfezionamento, una messa a punto in corso d’opera”, ha detto Zuppi a proposito della Praedicate evangelium. Tra le innovazioni, “quella della Curia a servizio dei vescovi e la possibilità di coinvolgere anche i laici in alcuni ruoli. Come dice il Papa, non abbiamo problemi che non possiamo affrontare. C’è un dinamismo che è dato da un primato: il rapporto con la pastorale”. Senza contare, ha osservato il cardinale, il fatto che “c’è una accelerazione del perfezionamento del diritto”. Tra i principi ispiratori della riforma di Papa Francesco, la romanità, che “è un principio di comunione che significa Roma: la missione c’è se c’è la comunione: se la comunione è tenue o simbolica è molto più complicato”. Per Zuppi, dunque, “la riforma di Papa Francesco è in corso d’opera, con una prospettiva stimolante che è quella della missione, che ridarà alla Chiesa la sua essenza, quella di una Chiesa in uscita”.

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