Foto di Carletta Di Blasio
ACQUAVIVA PICENA – In occasione della Giornata Mondiale della Pesca celebrata il 21 novembre, il vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani, ha celebrato l’Eucarestia presso la chiesa San Niccolò di Bari in Acquaviva Picena, insieme al parroco don Giuseppe Giudici, Responsabile dell’Ufficio Diocesano dell’Apostolato del Mare.
Presenti tra i fedeli alcuni esponenti del mondo della Marineria Sambenedettese insieme alle loro famiglie: armatori, comandanti, pescatori.
Dall’omelia del vescovo Bresciani: “Durante questa Messa, dedicata ai pescatori in occasione della Giornata Mondiale della Pesca, vogliamo ringraziare e pregare il Signore: è molto bello che ci sia questa sensibilità che sa riconoscere, sa ringraziare e sa mantenere quella fede semplice, ma vera e autentica, una fede che regge tutta la nostra vita. La Parola del Signore, oggi come sempre, ci orienta a riflettere sulla Casa di Dio: il Tempio. La Prima Lettura parla di Giuda Maccabeo e dei suoi fratelli. Ad un certo punto, ci viene ricordato che, dopo aver vinto il nemico in battaglia, il nemico che opprimeva Israele, Giuda si preoccupa di ricostruire il Tempio, si preoccupa di rendere bella la Casa del Signore e ci viene raccontato che viene riconsacrata. Tutto questo dimostra non soltanto l’amore per la parte materiale, cioè per le mura che vengono ricostruite, ma dimostra anche la cura della presenza di Dio in mezzo al popolo, perché il Tempio era il luogo dove veniva costruita l’Arca dell’Alleanza, il segno del rapporto tra Dio e il popolo. Tutto questo ci richiama ad un aspetto molto importante: avere cura della presenza di Dio. Dio ci ha donato la sua presenza e noi dobbiamo curare questa presenza. C’è un’indicazione molto importante nella Parola di oggi: preoccuparsi di rendere molto bella la Casa di Dio. Non certo amore per la bellezza, ma per amore per Dio. Quando si ama una cosa, la si vuole rendere e mantenere bella; quando si vuole fare qualcosa di buono per una persona che si ama, si fa qualcosa di bello. Ci viene poi sottolineato anche un altro aspetto: è importante pensare a quello che si vive nella Casa di Dio. Cosa era successo nel Tempio di Gerusalemme? Non era più una casa di preghiera o almeno non era più soltanto una casa di preghiera, quindi non più il luogo della custodia della presenza di Dio, ma il luogo dove si faceva altro. Gesù ci ricorda questo: è importante ricostruire il Tempio, ma è ancora più importante riflettere su cosa si vive all’interno della Casa di Dio. Qui la preoccupazione era più per interesse e Gesù sottolinea che la sua è una casa di preghiera e non di altro. Quando vengono toccati gli interessi, si ha sempre una qualche reazione e i capi dei sacerdoti vogliono fare tacere Gesù. In effetti più avanti riusciranno a farlo tacere: lo uccideranno. Cogliamo allora due aspetti: uno rappresentato dalla cura della presenza di Dio, come ‘casa’ dove ancora noi oggi custodiamo il Sacramento, dove custodiamo la Liturgia, dove custodiamo il nostro rapporto con Dio; l’altro rappresentato dall’impegno a conservare la sacralità di questa ‘casa’, cioè casa di Dio, casa di preghiera. La casa in cui noi oggi ci troviamo insieme con i pescatori, il luogo dove innalziamo il nostro grazie al Signore e chiediamo la sua protezione e la sua benedizione su tutti noi e in particolare sui pescatori, sulla loro professione e sulle loro famiglie”.
A seguire tutte le preghiere dei fedeli sono state dedicate ai pescatori. In modo particolare si è pregato per il porto di San Benedetto del Tronto, “il nostro porto, affinché torni ad essere luogo di vita e diventi sempre di più luogo di unità; tutti coloro che vi lavorano collaborino perché sia promosso il bene comune in tutte le sue dimensioni”.
Al termine della Messa, il parroco don Giuseppe Giudici, dopo aver ringraziato il vescovo Bresciani per la sua presenza e tutti i fedeli presenti, ha letto e commentato insieme ai pescatori il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pesca, scritto dal cardinale Michael Czerny, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
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