“Non si deve permettere agli algoritmi di determinare il modo in cui intendiamo i diritti umani, di mettere da parte i valori essenziali della compassione, della misericordia e del perdono o di eliminare la possibilità che un individuo cambi e si lasci alle spalle il passato”. E’ l’imperativo del Papa, nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace. “Non possiamo fare a meno di considerare l’impatto delle nuove tecnologie in ambito lavorativo”, l’invito di Francesco: “mansioni che un tempo erano appannaggio esclusivo della manodopera umana vengono rapidamente assorbite dalle applicazioni industriali dell’intelligenza artificiale. c’è il rischio sostanziale di un vantaggio sproporzionato per pochi a scapito dell’impoverimento di molti”. “Il rispetto della dignità dei lavoratori e l’importanza dell’occupazione per il benessere economico delle persone, delle famiglie e delle società, la sicurezza degli impieghi e l’equità dei salari dovrebbero costituire un’alta priorità per la comunità internazionale, mentre queste forme di tecnologia penetrano sempre più profondamente nei luoghi di lavoro”, l’appello.
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