Foto ministero Istruzion

È stato “colmato un vuoto e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio”.

Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha espresso gratitudine al ministro Valditara dopo la sigla dell’Intesa riguardante il concorso ordinario per la copertura del 30% dei posti per l’insegnamento della religione cattolica vacanti. “Al di là dell’atto formale, richiesto dalla legge, il presente accordo – ha aggiunto il cardinale – riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare.

È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”. “L’insegnamento della religione – ha dichiarato Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del merito – è un’occasione di confronto e di dialogo sui principi etici e morali che da sempre accompagnano le civiltà nel loro cammino. È anche l’occasione per andare alle radici della nostra civiltà imparando a conoscere il messaggio cristiano. Approfondire questi temi significa fornire agli studenti gli strumenti per conoscere alcuni aspetti imprescindibili della nostra storia. Grazie a docenti motivati e competenti sarà possibile creare sempre più momenti di approfondimento e di arricchimento culturale”.

Il nuovo concorso si terrà a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica.

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