“Favorire la trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici”.

E’ l’obiettivo del Motu Proprio diffuso ieri dal Papa. In particolare, il nuovo documento papale intende promuovere: “l’impiego sostenibile dei fondi interni; la trasparenza della procedura di aggiudicazione; la parità di trattamento e la non discriminazione degli offerenti; la promozione di una concorrenza efficace tra gli offerenti, in particolare mediante misure in grado di contrastare gli accordi illeciti in materia di concorrenza e la corruzione”. Nel testo si prendono in esame i contratti stipulati dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per le attività di approvvigionamento di merci per la rivendita, ma anche gli acquisti di beni e servizi delle Rappresentanze Pontificie e le convenzioni stipulate dal Fondo di Assistenza Sanitaria “con i medici e le strutture di ricovero, assistenza e cura” per quanto riguarda le prestazioni sanitarie erogate agli iscritti. Sono, inoltre, oggetto del Motu Proprio “contratti aventi ad oggetto l’acquisto da parte degli Enti di strumenti finanziari o di servizi di intermediazione finanziaria rientranti nell’ambito operativo disciplinato dalla Politica di Investimento della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano; degli acquisti di beni destinati ad essere donati ai bisognosi, nei limiti e secondo le procedure stabiliti dalla Segreteria per l’Economia; degli acquisti di beni e servizi, indicati con provvedimento, in base alla rispettiva competenza, della Segreteria per l’Economia e del Cardinale Presidente del Governatorato che, secondo gli usi commerciali, sono regolati in contanti o con strumenti elettronici di pagamento e per i quali, in considerazione delle particolari modalità con cui sono offerti sul mercato, risulta indifferente il fornitore e di fatto impossibile la competizione tra più fornitori sul prezzo o sulle caratteristiche del bene, sempre che gli stessi non siano stati oggetto di una convenzione o di un accordo quadro stipulato dall’Apsa o dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; degli acquisti caratteristici delle strutture sanitarie, secondo quanto stabilito con provvedimento della Segreteria per l’Economia, che si ispira ai principi della presente normativa; degli affidamenti a società commerciali sulle quali l’Ente esercita un controllo analogo a quello che espleta sulle proprie articolazioni interne, disciplinati da specifiche procedure approvate dalla Segreteria per l’Economia, che si ispirano ai principi della presente normativa”.

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