Iesri sono stati scambiati nel Palazzo Apostolico Vaticano gli strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe. Ne dà notizia oggi la Sala Stampa della Santa Sede, precisando che hanno compiuto tale atto, per la Santa Sede, mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, e, per la Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe, Gareth Haddad do Espírito Santo Guadalupe, Ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione e delle Comunità. Ad assistere alla ratifica, per parte della Santa Sede: mons. Simon Kassas e mons. Carlos Fernando Díaz Paniagua, officiali della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato; per parte della Repubblica di São Tomé e Príncipe l’Ambasciatore Esterline Gonçalves Genero, Ministro Plenipotenziario, direttore Generale di Politica Esterna del Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione е delle Comunità della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe. L’Accordo, redatto in lingua italiana e portoghese e composto da 28 articoli, è entrato in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica e stabilisce il riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa cattolica e delle istituzioni ecclesiastiche e definisce il quadro giuridico dei rapporti tra la Chiesa e lo Stato. “L’Accordo consolida ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due parti, le quali, pur salvaguardando l’indipendenza e l’autonomia che sono loro proprie, si impegnano a collaborare per il benessere spirituale e materiale della persona umana, così come per la promozione del bene comune”, si legge nel comunicato.
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