Di Silvana Induti

Ieri mattina Suor Cristina, monaca passionista del Monastero di Tarquinia, ha raggiunto il suo Sposo. Ella ha compiuto una scelta esistenziale e religiosa molto radicale, ha scelto di vivere dietro una grata per amore di Gesù.
Veniva dalla Tanzania, era stata a Lucca e, per un pò di tempo, è vissuta anche nel Monastero delle Passioniste di Ripatransone. Sr Cristina si è sentita sempre “a casa sua” in qualsiasi comunità, dove l’obbedienza l’ha mandata. Questi ultimi tempi sono stati per lei momenti di attesa per raggiungere l’eternità. Gravemente ammalata ha vissuto con dignità il suo ” calvario”. Durante il suo tramonto di vita ci ha voluto raccontare delle nozze che Dio vuole fare con l’umanità, ci ha voluto insegnare che solo Dio basta , che Dio è il primo, che Dio è l’assoluto.
Sr Cristina, come tutte le persone a cui diamo l’ultimo saluto, ci ricorda che da Dio veniamo e a Dio ritorniamo e che Dio fa nuove tutte le cose. A Lei ha dato la consacrazione verginale e la consacrazione nella vita contemplativa. A Lei il Signore ha dato un compito, una missione come ad ognuno di noi ma Lei, come monaca passionista ci ha ricordato che Dio è il primo.
La data della sua morte è particolarmente significativa, quasi un segno di quello che è stato il suo percorso di fede passionista, perché Sr Cristina ha raggiunto il cielo nel giorno di venerdì, da sempre un giorno dedicato alla passione e morte di Gesù.
Pensava tanto ai fiori Sr Cristina, al giardino di cui aveva cura e dedizione e sempre, con il rosario in mano, cercava di attendere con premura ai lavori che dovevano essere eseguiti. Lo faceva con amore perché i fiori della terra sono seme di quelli del Paradiso, dove desiderava andare.
Chiediamo che la sua preghiera ci ottenga la grazia di percepire la sua premura per noi e per le persone che ci vogliono bene e che sono in cielo.

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