“La tristezza, da emozione naturale, può trasformarsi in uno stato d’animo malvagio”. È il monito del Papa, al termine dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata a questo tema. “È un demone subdolo, quello della tristezza”, ha fatto notare Francesco: “I padri del deserto lo descrivevano come un verme del cuore, che erode e svuota chi l’ha ospitato”. “Quest’immagine è bella, ci fa capire”, ha commentato concludendo la catechesi a braccio: “Dobbiamo stare attenti a questa tristezza e pensare che Gesù ci porta la gioia della Resurrezione. Ma cosa devo fare quando sono triste? Fermarti, vedere se è la tristezza buona o non buona, e reagire secondo la natura della tristezza.
Non dimenticatevi che la tristezza può essere cosa molto brutta, che ci porta al pessimismo, a un egoismo che difficilmente guarisce”.

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