ACQUAVIVA PICENA – Domenica 18 febbraio, ad Acquaviva Picena, presso il convento degli Agostiniani Scalzi, come da volontà della famiglia Rossi – Panelli che ha riscattato il convento dopo la soppressione napoleonica, durante le Sante Messe si è pregato in modo particolare per le vocazioni agostiniane.

Dopo la Messa delle ore 11:00, è stato esposto il Santissimo Sacramento e la comunità ha vissuto un pomeriggio di Adorazione silenziosa fino al Santo Rosario delle ore 18:00.

Padre Giuliano Del Medico nell’omelia si è soffermato sul brano del Vangelo in cui si narrano le tentazioni vissute da Gesù nel deserto: “Gesù va nel deserto, dove passa quaranta giorni nella preghiera e nella penitenza. Lì – dice il Vangelo – viene tentato da Satana. Noi dobbiamo prepararci alla Pasqua. Purtroppo Satana è il nostro grande nemico, ma ci sono persone che non credono alla sua esistenza e dicono che sia un prodotto della nostra fantasia o che il male sia ‘astratto’, disperso tra le persone e nel mondo. No! La Sacra Scrittura parla spesso di lui come di un essere spirituale ma concreto. È un angelo caduto. Gesù lo definisce dicendo: ‘È menzognero e padre della menzogna’. San Pietro lo paragona ad un leone ruggente, dicendo: ‘Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente, va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede!’. San Paolo VI insegna: ‘Il diavolo è il nemico numero uno. È il tentatore per eccellenza. Sappiamo che questo essere tenebroso e perturbatore esiste veramente e continua ad agire. Come? Naturalmente, mentendo, ingannando. Dove c’è bugia ed inganno, lì c’è azione diabolica’. La maggior vittoria del demonio dunque consiste nel far credere che non esista. Ma come inganna? Presentandoci azioni perverse, come se fossero buone. È quello che sentiamo ogni giorno: ‘Il mondo si è capovolto’. Tutto ciò che prima aveva valore ora è una stupidaggine, quello che prima veniva considerato peccato ora non è nulla di importante. Ecco la mentalità che il diavolo inserisce nei cuori. Il diavolo ci vuole convincere che le azioni perverse non siano peccato, ma azioni buone. Ci spinge a fare opere cattive e ci suggerisce le ragioni per giustificare i peccati. Spesso, dopo aver compiuto i peccati, le persone sono prese da inquietudine e tristezza. Quale deve essere il nostro atteggiamento di fronte al peccato? Prima di tutto, vigilare; poi pregare ed evitare le occasioni di peccato. Fuggire le occasioni prossime di peccato. Durante la tentazione, se abbiamo vinto, ringraziamo il Signore; ma, se non abbiamo vinto, chiediamo perdono e approfittiamo dell’esperienza negativa per stare attenti e vigilanti, per cambiare vita e ricominciare, seriamente, una vita di amore e di fede. Quale è stato il nostro atteggiamento fino ad ora? Abbiamo fatto come molti dicono? La frase che spesso ci dicono è: ‘Ma questi non sono peccati, sono cose naturali che tutti fanno. E poi io, facendo questo, non vado contro Dio’. Questi sono ragionamenti assurdi, ragionamenti che tentano di difendere e di convincere che è una cosa normale e anche giusta quello che un tempo veniva considerato peccato. Questi ragionamenti assurdi sono molto ricorrenti oggigiorno. Affidiamoci allora alla Vergine Maria, che schiacciò la testa del serpente infernale. Preghiamo affinché Lei ottenga dal Signore, per noi, la forza per superare le tentazioni di ogni giorno.”

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