(Foto ANSA/SIR)

Confrontando i dati delle dichiarazioni dei redditi dal 2020 al 2023, emerge che l’inflazione ha eroso i redditi del ceto medio più del Covid. È quanto emerge dalla ricerca Acli “Povere famiglie. L’impatto dell’inflazione sui redditi degli italiani”, realizzata dall’Osservatorio nazionale dei redditi e delle famiglie in collaborazione con il Caf Acli e l’Iref e presentata oggi a Roma.
Secondo i dati diffusi, aumenta il numero di famiglie entrate in povertà relativa: nel mod.730/2020 costituivano l’8,2% del panel, dato in flessione nel mod.730/2021, quando questa percentuale scese al 7,6%. “Un calo – viene spiegato dalle Acli – dovuto in parte alla deflazione degli anni del Covid e in parte alle politiche di salvaguardia dei redditi dagli esiti del lockdown. L’inflazione ha eroso questo leggero recupero di potere di acquisto, facendo perdere centinaia di euro annui alle famiglie del panel”. Nella dichiarazione dei redditi del 2023, le famiglie in soglia di povertà relativa sono passate dal 7,6% al 9,8% del panel.

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