PROVINCIA – Non bastavano il Punteruolo Rosso all’attacco delle palme, simbolo inconfondibile della Riviera, o la cimice asiatica a far danni su frutta e ortaggi. L’allarme è continuo tra campi e vivai dell’ascolano e del fermano con Coldiretti che torna a denunciare l’invasione di insetti alieni favorita dalla globalizzazione e dagli scarsi controlli alle frontiere Ue. Il risultato, secondo l’analisi della Coldiretti diffusa a Myplant&Garden in occasione dell’incontro promosso assieme ad Assofloro, è oltre un miliardo di danni in tutta Italia con effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico. Tra i nemici ci sono anche l’asiatico Xylosandro che danneggia il prezioso Alloro del posto che da Grottammare sta cercando la certificazione europea Igp o il Cinipide del castagno, cinese, responsabile della riduzione di produzione delle piante in cui vive e si riproduce. “A livello nazionale – spiegano da Coldiretti Ascoli Fermo – per difendere le castagne è stata avviata con successo una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale, anche se ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento”.

A queste, ovviamente, si aggiungono specie autoctone e ben conosciute come la Mosca dell’olivo, una delle cause della scarsa produzione 2023 di olio extravergine di oliva nella nostra regione. “Le frontiere dell’Unione Europea sono un colabrodo – denuncia il presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, Stefano Mazzoni – per anni abbiamo assistito a politiche troppo permissive sull’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici senza un minimo di cautela o quarantene e questo, anche per via dei cambiamenti climatici, ha portato a una colonizzazione aliena dannosa per tutto il comparto. Questo mentre i prodotti italiani devono superare negoziati e dossier di anni prima di poter varcare i confini”. Necessario, dunque, che le Istituzioni vigilino in modo adeguato sull’introduzione di altri organismi alieni, che mettono a rischio il reddito delle imprese. “A livello locale – conclude la Coldiretti – stiamo attivando progetti per informare e formare le imprese agricole, anche con l’aiuto di Amap e di consulenti specifici, sulla prevenzione e sul contrasto alla diffusione dello Xylosandro e della Cimice Asiatica”.

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