SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha avuto avvio il 12 febbraio 2024 l’iniziativa “Ri_Generazioni” promossa dall’Associazione Centro Famiglia odv e realizzata insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha reso disponibili 40.000 euro per la realizzazione dell’intervento.
Il progetto terminerà il 12 agosto 2025 e vedrà coinvolte le comunità montane dell’entroterra. Il progetto si svolgerà nel territorio montano dell’ATS 24 e prevede una gestione in rete con partner istituzionali: Comune di Comunanza, Unione Montana dei Sibillini ATS 24, parrocchia Santa Caterina d’Alessandria di Comunanza, parrocchia di San Benedetto Abate di Montemonaco, parrocchia di San Paolo Apostolo di Force, Istituto Comprensivo Interprovinciale dei Sibillini. Il progetto Ri_Generazioni affronta il problema del disagio giovanile, andando anche a supportare le realtà famigliari, i punti chiave sono:
1) Potenziare e migliorare i servizi già presenti sul territorio a favore di un multi-target (Famiglie, giovani coppie, adolescenti, giovani, anziani, insegnanti e operatori del terzo settore)
2) Attivare un processo di sviluppo del territorio con attori locali supportato da esperti
3) Sensibilizzare la comunità sui temi legati alla famiglia.
Le azioni previste per il conseguimento di tali obiettivi sono: Sportello di Ascolto del Disagio, Sportello di Ascolto nelle scuole, Mediazione culturale e linguistica a supporto degli adolescenti stranieri, Laboratori di co-progettazione, Percorsi in-formativi e laboratoriali per famiglie, educatori del sociale, insegnanti e ragazzi, Eventi di comunità.
Presenti alla Conferenza stampa presso il Centro famiglia di San Benedetto del Tronto in via Pizzi, martedì 27 febbraio, il presidente dell’Associazione Centro famiglia odv Nicola Farinelli, il vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno Daniele Tagliabue, la dottoressa Micaela Gasparrini progettista sociale, la segretaria del Centro Famiglia Nicolina Mascaretti, la dottoressa Gabriella Viviano counsellor e operatrice Sportello di ascolto a Comunanza, il dottore Lorenzo Lanciotti psicologo e operatore Sportelli di ascolto psicologico presso Isc Sibillini, la dottoressa avvocato Simona Lacolla la dottoressa Gabriela Osorio e Mariano Olivieri, colui che si occupa della gestione economica del Cantro Famiglia.
Il presidente Farinelli ha detto: “Ufficialmente parte il progetto mirato ai giovani, ai ragazzi e alle famiglie dell’entroterra. Il nostro consultorio fa parte di una federazione che a sua volta fa parte di una confederazione. Ci siamo impegnati a sostenere una parte del nostro territorio, precisamente quella del “cratere”, che dopo il terremoto ha bisogno di maggiore sostegno, la nostra parte antropologica insieme alla parte scientifica degli specialisti, affronta le stesse tematiche. In un mondo sempre più individualistico su tutti i campi, noi “giochiamo” la nostra parte per aiutare quei ragazzi e quelle famiglie che si rivolgono a noi nel momento del bisogno”. Il dott. Tagliabue è intervenuto dicendo: “La Fondazione si occupa di reperire il denaro che poi andrà a finanziare progetti di sostegno sociale come il vostro, siamo felici di aiutarvi. Porto i saluti del presidente Frascarelli, che oggi non è potuto essere presente qui con noi. Siamo stati colpiti dal progetto, è un bel progetto. Intendo oggi approfondire con voi le tematiche più urgenti. La Fondazione ha un piano pluriennale di tre anni, nel quale cerca di rispondere alle priorità del territorio. C’è un bando rivolto alle problematiche legate al disagio giovanile, sia dei ragazzi della costa che dell’entroterra. Vorremmo cercare di fare collaborare il settore pubblico con quello privato, perché non sempre è una collaborazione facile”.
Gli psicologi presenti, Viviano e Lanciotti hanno lamentato le stesse problematiche, i giovani dell’entroterra e le famiglie che si rivolgono ai loro sportelli raccontano di non avere dei luoghi adeguati a loro, non hanno strutture tramite le quali potersi incontrare e confrontare. Agli sportelli i figli e i genitori raccontano problematiche legate alla mancanza di comprensione reciproca. È forte quindi il bisogno di un sostegno psicologico che ridoni anche fiducia, sia nella persona che nel territorio e che faccia “rinascere”, “rigenerare”.
La dottoressa Lacolla ha raccontato che occupandosi delle coppie in fase di separazione, ha notato che la famiglia deve essere tutelata ad ogni passo, partendo dalla loro unione fino alla nascita del figlio, per proseguire quando i figli raggiungono l’adolescenza, senza tralasciare il loro rapporto di coppia; la dottoressa Lacolla si auspica che il Centro, possa continuare nel suo prezioso aiuto e possa integrare altre figure professionali. La dottoressa Gasparrini si è soffermata a parlare del laboratorio di co-progettazione, che si inserisce nello stesso progetto “Ri-Generazioni” e che riguarderà il periodo estivo: estate 2024 ed estate 2025; ci saranno dei laboratori, delle attività, alle quali potranno partecipare bambini e ragazzi dell’entroterra montano dei Sibillini. La dottoressa Gasparrini ha inoltre spiegato che le problematiche e le difficoltà sono in continua evoluzione ed è importante stare al passo con i cambiamenti, essere elastici nell’affrontare le tematiche. La dottoressa Osorio ha sottolineato che spesso con persone emigrate da alti Paesi, è necessaria un vicinanza particolare che aiuti le persone nell’adattamento e contemporaneamente nel poter mantenere la propria personalità, inoltre ha posto l’accento sul ruolo importante che ha la famiglia, perché spesso tutte le problematiche riguardanti i piccoli e la solitudine degli anziani derivano da una sbagliata gestione del rapporto famigliare.
La dottoressa ha sottolineato che nel suo specifico caso, la realtà parrocchiale ha avuto un ruolo fondamentale di sostegno. Durante la Conferenza stampa è stato affrontato anche il tema riguardante gli anziani e la solitudine che troppo spesso li colpiscono, il territorio montano dei Sibillini è molto esteso e le case sono spesso isolate, ci sono perciò disagi legati agli spostamenti per gli anziani e i disabili, la dottoressa Viviano ha sottolineato la necessità di istituire servizi che siano itineranti e che siano in grado di raggiungere tutte le zone dei Sibillini.
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