(Foto ANSA/SIR)

Save the Children denuncia la morte, per mancanza di cibo, dei bambini di Gaza e chiede un cessate il fuoco immediato e definitivo per salvarli e proteggerli e che le parti in conflitto rispettino al Diritto Internazionale Umanitario. Si aggrava ogni ora di più la condizione della popolazione di Gaza e in special modo dei bambini. Prima della convocazione oggi del Consiglio di sicurezza per parlare dell’insicurezza alimentare nella Striscia, Save the Children torna chiedere un cessate il fuoco immediato e definitivo e di ampliare l’accesso sicuro e senza restrizioni degli aiuti, perché la vita di altri 1,1 milioni di bambini è appesa a un filo. Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, in quasi cinque mesi di guerra sono già stati uccisi più di 12.500 bambini. Da quando la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha ordinato a Israele, circa cinque settimane fa, di “adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura di servizi di base e di aiuti umanitari urgentemente necessari” come parte delle misure provvisorie per proteggere i palestinesi di Gaza dal rischio di genocidio, il numero di camion di aiuti che entrano nella Striscia è diminuito di oltre un terzo, secondo i dati delle Nazioni Unite, citati da Save the Children che lamenta, anche, le frequenti chiusure delle frontiere, i continui attacchi aerei israeliani, i combattimenti incessanti, l’insicurezza e i manifestanti che bloccano i camion degli aiuti che cercano di entrare a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. I bisogni sono in aumento: un bambino su sei nel nord di Gaza è gravemente malnutrito e le Nazioni Unite hanno riferito che alcune scorte di cibo potrebbero esaurirsi nei prossimi due giorni. La negazione dell’assistenza umanitaria, rimarca Save the Children, è una grave violazione contro i bambini, secondo la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1999 sui bambini nei conflitti armati. Equivale, inoltre, a una punizione collettiva ed è illegale secondo il diritto internazionale umanitario. L’uso della fame come arma di guerra è severamente vietato e codificato come crimine di guerra dal diritto internazionale. “Quello a cui stiamo assistendo a Gaza è una lenta uccisione di massa di bambini, perché non c’è più cibo e, a loro, non arriva nulla. Stanno morendo perché il mondo non è riuscito a proteggerli e ora le famiglie stanno fuggendo verso il prossimo obiettivo militare di Israele per evitare di morire di fame, in una trappola mortale”, ha dichiarato Jason Lee, Direttore di Save the Children nei Territori palestinesi occupati. I bambini muoiono di fame mentre ai camion di cibo viene negato l’accesso e i continui combattimenti impediscono la consegna dei pochi aiuti che arrivano a Gaza. La comunità internazionale sta fallendo. Se non si interviene per far rispettare le responsabilità derivanti dalle Convenzioni di Ginevra e per prevenire i più gravi crimini di rilevanza internazionale – tra cui l’uso della fame come arma di guerra – la storia giudicherà, dovrà giudicare, tutti noi”.

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