padre Luciano Larivera – (foto: Caritas italiana)

(da Grado) – “Cosa succede se con le vecchie forme di abuso di potere e con quelle nuove nel territorio di internet e dell’intelligenza artificiale veniamo privati di dati personali, profilati, manipolati, replicati senza permesso?

La nuova frontiera è il controllo delle menti e dei comportamenti, spesso disinformando, nel senso di non dare le informazioni e le conoscenze rilevanti, e non tanto con fake news; e pure inondando di stimoli soprattutto visivi, che emozionano, eccitano ma disabilitano il pensiero critico. Quante dipendenze verranno indotte e rafforzate con i nuovi consumi di massa, con lo smarrimento dei confini personali”. È uno di tanti spunti di riflessione sul tema dei confini e delle frontiere forniti da padre Luciano Larivera, gesuita e direttore del Centro culturale Veritas di Trieste, nel suo intervento al 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, intitolato “Confini, zone di contatto e non di separazione” che si è aperto a Grado (Gorizia) e prosegue fino all’11 aprile. “Fenomeni che, oltre le guerre e le onde radio, abbattono in vari modi i confini legali sono le migrazioni, le pandemie, la criminalità organizzata transazionale (con droghe, armi, tratta di esseri umani e organi) – ha osservato -. Ma i confini statali sono bypassati soprattutto dalla globalizzazione del capitalismo. Le grandi imprese globali (più o meno teste di ponte dei propri Stati di provenienza) possono sdoganare la propria sovranità sconfinata e sfrontata contro le autorità nazionali e locali e i popoli, che sono i veri sovrani legali”. Tra quelli che ha definito “territori di sconfinamento” su cui interrogarsi padre Larivera ha indicato “il biopotere degli Stati (e di alcuni privati): fino a dove si può estendere il potere sulla vita umana? Fin dove obbligare a vaccini o trattamenti sanitari salvavita? Si sdoganerà ovunque il suicidio assistito, l’eutanasia, la maternità surrogata? Quale sarà la frontiera delle nuove sostanze psicotrope? Qual è il soft border etico e legale per la sperimentazione sugli embrioni umani, sul Dna dei nascituri? Intelligenza artificiale e robotica saranno usate per sviluppare nuovi patrimoni genetici e cyborg cioè nuove specie di uomini e donne? Magari per combattere nuove guerre o colonizzare Marte. Ma questa è vera evoluzione umana?”.

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