GROTTAMMARE – Un articolo interessante quanto inedito. Ritrovata una antica farmacia di Grottammare sotto una strada che nell’800 venne sopraelevata.
Ma andiamo per gradi: doveroso ringraziare l’ Ingegner Dante Fabbioni, attuale proprietario del sito , il suo Studio professionale e i suoi Partner di lavoro, soprattutto la gentilissima Geometra Maria Teresa Borrello, che mi ha fornito le foto, ma ancor di più la Professoressa Elisabetta Gricinella, mia collega, che ha trovato la notizia facendo degli studi per il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) ed infine lo storico locale Architetto Carminio Spinucci per la consultazione delle antiche mappe catastali di Grottammare.
Nello studio professionale dell’Ingegner Fabbioni, al Paese Alto di Grottammare, in una delle vie più significative ed antiche, ossia Via Palmaroli, subito prima dell’ingresso al borgo e subito dopo l’antico Ospedale “Madonna degli Angeli”, vi era un’antica Farmacia sicuramente preesistente alla frana del 1779 di Grottammare. Verrà costruita dopo il 1770 dalla Famiglia Marchetti, la cui casa non appare nel catasto del 1770. Troviamo invece nel catasto in questione l’attuale casa Fabbioni un tempo di Gabriele Marconi. Quindi trattasi di un edificio preesistente al 1770, molto antico, forse del precedente secolo, il XVII. Per ordine da sud: casa Fabbioni ex Marconi, poi casa Marchetti con farmacia e palazzo Luigi Palmaroli, oggi Ristorante “Papa Sisto”. Con la sopraelevazione della strada, che si può ben vedere dalle foto che allego in galleria, i proprietari che si affacciavano su strada, improvvisamente “interrati”, vennero risarciti con l’acquisizione di locali sottostanti le logge di rinforzo del sottostrada o, come nel caso dei Marchetti, con la sopraelevazione della farmacia al primo piano anziché al piano terra, più un ampliamento e un frustolo di giardino retrostante. Tra le foto vi allego un dipinto che realizzai copiando un noto quadro del pittore grottammarese Pietro Palmaroli, nobile nato a Grottammare nel 1778 ( un anno prima della frana ) e scomparso a Roma nel 1828 all’età di 50 anni. Pur non avendo potuto vedere l’antica e originaria strada che probabilmente crollò, sentendo i racconti dei genitori, la volle raffigurare così com’era, come ricordo.
Recentemente il Comune di Grottammare ha recuperato un antico lavatoio e parte del primitivo accesso dell’antica via e possiamo constatare che è lo stesso punto di vista del quadro, così capiamo anche che la nuova Via Palmaroli fu sopraelevata di molto!
Un’altra curiosità: nel catasto del 1770 si evince che l’ospedale Madonna degli Angeli ( dove è nata chi scrive ) sorse su un sito di proprietà del convento agostiniano o complesso di Sant’Agostino. Nella vecchia farmacia Marchetti “sotterranea”, per intenderci, ci sono tre locali: una meravigliosa loggia coperta con un magnifico ed antichissimo maiolicato, forse sala d’attesa; un punto vendita dove probabilmente insisteva il bancone del farmacista e gli scaffali; infine un laboratorio per i preparati galenici, con una vera sorgente di acqua! Analoga sorgente la troviamo nell’attuale ristorante Papa Sisto, ex proprietà Palmaroli, e anche dentro la chiesa di Santa Lucia vi è una sorgente. Si capisce dunque come mai tutte queste frane a Grottammare: un monte ricco di acqua ad ovest e il mare battente ad est, quindi l’erosione. Guardate le foto! Grazie e alla prossima.
Guido Palmaroli
Molto interessante : complimenti!
Susanna Faviani
Grazie a lei! Siete una prestigiosa famiglia di Grottammare! Grazie
Vincenzo Mascaretti
A prescindere dalla "terribile frana" del 1779 (tutta da verificare se fu terribile), l'attuale via sopraelevata con arcate di rinforzo - quelle che ancora oggi possiamo vedere - fu realizzata alla fine dell'ottocento, intorno al 1890, dove venne sacrificata anche la medievale "porta Maggiore"; naturalmente per altri motivi che qui non voglio discutere... ricordo ancora che la farmacia Marchetti fu ricordata nella "Guida di Grottammare" di Giuseppe Speranza scritta nel 1889.
Susanna Faviani
Salve Vincenzo! Hai perfettamente ragione.. So che sei un esperto di storia e cultore appassionato di antichità.. Certamente ricorrò a te per nuovi studi e ritrovamenti qualificati. Per me fu un errore abbattere l'antica porta di accesso al bprgo, ma se non sbaglio a Grottammare in quegli anni ci fu una epidemia di vaiolo ( il mio binonno ne morí a soli 30 anni).. Quindi la porta di abbattuta per "arieggiare" il paese... Tuttavia per me fu un grave danno. A presto!