COMUNANZA – Domenica 5 Maggio, Eurosia Trobbiani e Domenico Annibali hanno festeggiato il 50° anno di Matrimonio. Gli sposi hanno festeggiato il ragguardevole traguardo raggiunto insieme alla comunità parrocchiale con una Santa Messa allo stesso orario e nella stessa Chiesa di 50 anni fa, ovvero alle ore …. presso la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. A presiedere la celebrazione eucaristica è stato don Pino Raio.

Gli Sposi, ormai ultra settantenni, attorniati dai familiari, figlie, generi, nipoti , parenti stretti ed alcuni amici, hanno partecipato commossi alla celebrazione, seguendo con particolare attenzione le letture, proclamate dai nipoti e dalle figlie, e la significativa omelia di don Pino.
L’intera celebrazione è stata ben accompagnata dai canti della corale di Santa Caterina.
I concittadini presenti si sono, infine, stretti attorno agli sposi per trasmettere loro affetto e parteciparedella loro gioia.

Domenico ed Eurosia sono molto conosciuti in Parrocchia per il loro impegno. Domenico è Priore della Confraternita del SS Sacramento e componente del Consiglio Pastorale, mentre Eurosia svolge la sua attività di Catechista da diversi anni.

Con l’occasione li abbiamo intervistati.

Domenico e Eurosia, come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti a scuola, abbiamo frequentato le elementari insieme e già lì é nata una simpatia. Lei era arrivata da poco a Comunanza. Il padre, che faceva il cantoniere, era stato trasferito da Roccafluvione al nostro paese. Io e mia moglie ci siamo frequentati sia alle scuole medie che alle superiori. In seguito lei si è diplomata maestra e anche io mi sono diplomato. Poi suo padre è morto e ha vissuto un periodo difficile: la mamma era invalida, la nonna anziana e si è trovata a dover accudire anche un fratellino piccolo.

Qual è il segreto per stare insieme?
Non esiste una ricetta vera e propria per stare insieme. Il consiglio che posso dare è di avere tanta pazienza. Qualche volta si litiga e quindi è necessaria tanta umiltà per accettarsi e per perdonarsi. Probabilmente è la cosa più difficile, perché siamo diversi e riuscire a comprendere la visione dell’altro non è facile.

Come si rinnova l’amore nella quotidianità?
Stando insieme, parlando, discutendo. Parlando di tutto, affrontando qualsiasi argomento apertamente. Ponendosi degli obiettivi e costruendo un programma per il futuro, dopo averlo deciso insieme. Ma tutto sempre con il Signore, altrimenti non si riuscirebbe a fare niente.

Perché sposarsi? E cosa dire ai giovani fidanzati?
posarsi è la tappa più importante per una coppia, naturalmente si deve prevedere il Signore. In tanti anni di matrimonio, chi ci ha dato una vera mano è stato nostro Signore: ci siamo appellati spesso a Lui, perché noi umani siamo abituati sempre a chiedere, invece a dare, purtroppo, siamo un po’ meno avvezzi. Ci ha aiutato davvero nei momenti di difficoltà, così come lo sta facendo adesso che da due anni viviamo periodi di precarietà. Io ai giovani consiglio fermamente di sposarsi e di rimanere legati al Signore, perché il suo aiuto non manca mai ed è fondamentale.

Quali sono state le gioie più grandi?
Una delle gioie più grandi è stato proprio il nostro matrimonio e i nostri figli. Prima delle nostre due bravissime e bellissime figlie ne abbiamo persi due. Altre gioie sono i nostri nipoti: ne abbiamo cinque, dai sette anni ai diciotto anni. Ci sarebbero tante altre cose da dire… Una cosa che posso aggiungere è sottolineare che la vita matrimoniale, la vita familiare non è facile, né piatta; è fatta di ostacoli, di difficoltà, di gioie e di dolori, di sorprese. Però, quando le cose si affrontano insieme, si riesce ad andare avanti. Noi ringraziamo il Signore che ci ha fatto arrivare a questa tappa, una bella tappa, interessante. In chiesa abbiamo ricevuto un affetto incredibile da parte di tutti i presenti, tanto che ci siamo commossi.

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