SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono stati presentati alla stampa dal sindaco Antonio Spazzafumo, dal consigliere Umberto Pasquali e dal dirigente dell’area Urbanistica, nonché responsabile di progetto, arch. Giorgio Giantomassi, i contenuti del Documento di Indirizzo alla Progettazione – DIP, ovvero l’atto di avvio di ogni opera pubblica, per riqualificare e rigenerare, sia dal punto di vista ambientale sia paesaggistico, l’alveo del torrente Albula nel tratto compreso tra la foce al ponte di viale De Gasperi.
Il progetto è stato di recente approvato dalla Giunta e ha un costo di realizzazione stimato in 2,4 milioni di euro. L’approvazione del DIP è condizione indispensabile per poter richiedere i fondi al Dipartimento di Protezione Civile della Regione Marche. Alla presentazione ha infatti partecipato l’ing. Vincenzo Marzialetti, dirigente del Genio civile Marche sud, l’ente con il quale il Comune si è costantemente relazionato durante le fasi di redazione del progetto.
Il documento traccia le linee essenziali di questa rivisitazione del tratto terminale dell’Albula, circa 500 metri. L’idea è quella di renderlo un percorso fruibile sia a piedi sia in bicicletta, abbellirlo con uno spazio museale all’aperto per “l’arte dei murales”, di utilizzare appieno le tecniche di ingegneria naturalistica per ridurre o eliminare i rischi derivanti dalle alluvioni anche cancellando tutti i “tappi” come, ad esempio, quel cumulo di terra in prossimità del ponte del lungomare utilizzato come accesso dei mezzi di servizio. In più, ci si pone l’obiettivo di riqualificare la piattaforma stradale del ponte lungomare riportandola all’idea progettuale originaria elaborata dall’ing. Onorati.
E’ prevista la creazione di 3 accessi all’alveo dal piano stradale eliminando le scalinate, accessi che saranno pedonali, ciclabili ma anche destinati ai mezzi preposti alla manutenzione. Viene prevista una pista ciclopedonale che si svilupperà, con opportuni raccordi, dal ponte di viale De Gasperi verso est con attraversamenti dell’alveo, un’adeguata illuminazione, la sistemazione del rivestimento del fosso sostituendo il cemento con un grigliato erboso, la riqualificazione dei muri e dei parapetti, un impianto di videosorveglianza anche ai fini idraulici, la rinaturalizzazione dell’habitat ambientale e faunistico della foce.
“Il progetto ha la stessa genesi del concorso di idee che abbiamo portato avanti alla fine dello scorso anno – spiega il sindaco Antonio Spazzafumo – è davvero difficile digerire il fatto che, nel cuore turistico della città, nella sua parte più suggestiva, si presenti uno spettacolo oggettivamente poco gradevole come quello che offre oggi l’Albula. Le idee che sono scaturite dal concorso di idee ovviamente sono state elemento di ispirazione, anche se comprendevano interventi su una porzione più ampia del centro. Qui ci concentriamo sul tratto terminale dell’Albula con un intervento leggero ma di grande effetto paesaggistico e con importanti risvolti per la sicurezza nei confronti delle possibili piene. Speriamo davvero che si possano ottenere i fondi per realizzarlo”.
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