GROTTAMMARE – In occasione dell’ingresso del Vescovo Gianpiero Palmieri, abbiamo dato voce a una giovane della Diocesi, Miriana Mercuri, 20 anni, di Grottammare, che frequenta il primo anno del Conservatorio a Fermo.
Miriana, quali incontri sono stati più significativi per la sua vita finora?
L’incontro più significativo probabilmente è stato con la mia insegnante di musica, che mi ha fatto scoprire l’amore per questo mondo. Da quel momento ho deciso di portare avanti questa passione e ho deciso di metterla a disposizione anche degli altri, suonando ad esempio in Chiesa, nelle varie celebrazioni liturgiche e con la Corale Sisto V.
Altri incontri significativi sono stati con altri maestri di Musica, come ad esempio il Maestro Massimo Malavolta, che mi ha appassionata alla direzione dei Cori e di orchestra e sulla quale mi vorrei impegnare.
Un sacerdote per me significativo è stato ed è don Federico, perché mi incoraggia, mi sostiene e mi fa crescere. Per me sono importanti la sua vicinanza ed il suo affetto.
Qual è la sua esperienza di Chiesa?
Ci sono comunità e comunità. La mia esperienza di Chiesa, in particolare, è nei cori, in cui mi sono trovata particolarmente bene. Ho girato negli anni diversi cori e ho vissuto sempre delle belle esperienze. Al momento porto avanti il catechismo con i bambini che frequentano la classe quinta della Scuola Primaria e le classi prima e seconda della Scuola Secondaria di Primo Grado. Quest’anno vivremo il campo estivo in Abruzzo.
Perché un giovane oggi dovrebbe scegliere di seguire Gesù e la Chiesa?
Perché stare vicino a Gesù aiuta a far capire cosa sia giusto e cosa sbagliato. Oggi noi giovani ci basiamo spesso sulle esperienze più pericolose, che pensiamo ci rendano più forti e migliori rispetto agli altri. Ad esempio, un giovane che in un gruppo non vive le serate, non beve e non fa le nottate, viene visto come una sorta di sfigato. Invece la Chiesa ti fa scoprire dove si trovi la vera gioia, ovvero quando si è radicati in Cristo. Quella gioia non svanisce con la sbornia, bensì permane e rende testimoni del Vangelo.
Cosa le piace di più di Gesù? E della Chiesa?
Mi piacciono gli incontri che da Gesù e dalla Chiesa scaturiscono. Incontri che aiutano a crescere molto.
Ritiene che Papa Francesco abbia dato una spinta maggiore all’impegno dei giovani laici nella Chiesa?
Penso proprio di sì, come fatto dai Papi precedenti. Basti pensare ai tantissimi giovani della nostra Diocesi presenti durante la Giornata Mondiale della Gioventù.
In cosa la Chiesa potrebbe essere più vicina ai giovani?
Forse potrebbe essere più aperta su alcuni argomenti che ci sono vicini, ma soprattutto mi piacerebbe fosse più aperta al confronto e al dialogo, perché i giovani hanno bisogno di essere ascoltati.
Come vede la realtà diocesana?
I giovani ci sono, ma a volte non ci sono iniziative che li coinvolgano e più difficilmente vengono ascoltati veramente. Ci sono gruppi e movimenti che sono più attenti, ma in linea di massima, a volte capita che le parrocchie non riescano a rendere protagonisti i giovani.
Cosa chiede al nuovo Vescovo?
Di valorizzare di più la musica. Di essere aperto al dialogo e accogliente verso i giovani. Di cercare di essere vicino alla sua nuova comunità.
Cosa ritiene un valore?
Essere gentili con il prossimo, perché chi incontriamo magari sta combattendo una battaglia interiore che non conosciamo. La gentilezza è un valore fondamentale per ogni persona. Oggi purtroppo le persone gentili vengono fraintese o sfruttate, perché sono sempre di meno e, quando le si incontra, spesso non le si valorizza. Dico a tutte le persone gentili di persistere, per essere dei fari in questa società che tanto ha bisogno della gentilezza.
Tullia
grazie! .... quest' intervista ad un bel giovane del nostro questo tempo mi incoraggia e mi fa aiuta a comprendere la direzione della " gentilezza" e della semplicità .
Antonella Di Matteo
semplice efficace trasparente bella veramente ,utile