GROTTAMMARE – Otto disegnatori italiani rendono omaggio al grande scultore grottammarese Pericle Fazzini, esaltandone l’attualità culturale attraverso un’esposizione di opere originali al Museo fazziniano del Torrione della Battaglia: riunite nel titolo “Caro Pericle: prove di dialogo contemporaneo con Pericle Fazzini” sarà possibile ammirare da venerdì prossimo (12 luglio) le opere di Valeria Colonnella, Adriano De Vincentiis, Francesca Ghermandi, Ale Giorgini, Marco Leoni, Alessandro Scacchia e Alessio Spataro, oltre che di Maicol & Mirco, curatore insieme a Nazzareno Cicchi (direttore dei Musei civici di Grottammare) di un nuovo progetto dedicato all’arte del disegno.

Dopo l’inaugurazione fissata a venerdì alle ore 19, la mostra sarà aperta tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle ore 20 alle ore 23 fino al 1° settembre. Ingresso libero.

“La scelta di far lavorare gli illustratori residenti e quelli che abbiamo ospitato per Il mondo disegnato sul tema fazziniano fa parte di un più generale impegno a tenere vivo il rapporto tra la produzione del massimo artista grottammarese e la sua città, facendo di questo reciproco amore una testimonianza anche all’esterno, attraverso nuovi occhi e nuovi tratti”, dichiara l’assessore alla Crescita culturale e all’Accoglienza turistica Lorenzo Rossi nel presentare l’iniziativa che si inserisce tra le proposte collaterali del recente Festival dell’illustrazione turistica “Il Mondo Disegnato” e di “Saluti da Grottammare”, entrambi diretti dal fumettista Maicol&Mirco.

Ogni opera esposta è la personale lettura di un’opera fazziniana, espressa in totale libertà da ogni artista, secondo una precisa intenzione curatoriale: “Invece di puntare a selezionare le sculture più famose o quelle più rappresentative – spiega Nazzareno Cicchi – , si è mirato a verificare quanto attuale possa essere il messaggio di uno straordinario artista novecentesco lasciando di fatto campo libero a un gruppo eterogeneo di brillanti disegnatori contemporanei. Una delle domande a cui la mostra prova a rispondere è la seguente: come si favorisce la sopravvivenza culturale di un grande artista del passato? L’idea di fondo è che accanto alla ricerca scientifica e alle mostre “di ricerca”, attività peraltro non molto praticate, negli ultimi decenni, in relazione allo scultore grottammarese, un livello operativo da privilegiare sia proprio quello del dialogo tra artisti distanti tra loro nel tempo e nello spazio – e magari, come in questo caso, nei mezzi espressivi. Il portato ideale di queste otto “prove di dialogo” va quindi ben oltre le specifiche riletture e rifunzionalizzazioni grafiche di sculture di Pericle Fazzini, essendo un esplicito tentativo di stimolare ulteriori confronti “d’artista” con l’arte fazziniana e, più in generale, di attivare un più vivace, più aggiornato, meno paludato e retorico percorso di valorizzazione di uno dei maggiori scultori del Novecento”.

Più info sul Museo Torrione della Battaglia qui: https://www.visitgrottammare.it/cosa-vedere/museo-torrione-della-battaglia/

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