Al panel sul tema “Etica e pratiche di responsabilità”, durante la sessione di formazione ecumenica del Sae, al Monastero di Camaldoli, è intervenuta la pastora protestante Dorothee Mack, sottolineando le attitudini della fede che aiutano a custodire la terra. La prima è la gratitudine: “La responsabilità per il Creato non inizia con l’imperativo etico, ma con l’indicativo della fede: Dio ti dona la vita ed è il tuo Creatore. Il nostro agire non parte dalla paura, ma dallo stupore per la bellezza e la bontà del creato.
La gratitudine verso il Creatore ci spinge ad agire a favore del Creato”. La seconda è una visione globale: “La Chiesa non vive solo nella dimensione locale, ma anche in quella globale. Siamo chiamati a pregare e ad agire a favore delle sorelle e dei fratelli colpiti dal cambiamento climatico. A evidenziare l’ingiustizia e a incamminarci verso la giustizia climatica. Le Chiese hanno il compito di essere messaggere tra le varie parti del mondo”. La terza attitudine è la sufficienza: abituarci a vivere con non più del necessario per vivere. E poi far crescere il senso di comunità: “La fede cristiana ci porta dentro a una comunità di sorelle e di fratelli che si sostengono a vicenda anche nelle responsabilità individuali e nell’affrontare il cambiamento. Praticare la narrativa di speranza che è insita nella fede cristiana, essere ‘organizzatori di speranza’”.
La pastora ha ribadito l’importanza di ammettere il fallimento e la colpa: una società senza questa dimensione si appiattisce e produce un ottimismo del progresso che porta alla distruzione. Il Cec parla di “peccato ecologico”. Alle Chiese è poi chiesto di ascoltare il grido dei poveri e di alzare la voce in difesa di chi non può parlare: gli animali, le piante, le persone colpite dal cambiamento climatico.
Mack ha poi illustrato come la Chiesa evangelica del Baden, di cui fa parte, sta vivendo la sua responsabilità verso il Creato. Tra le pratiche di quelle comunità, nel 2004 c’è stata “l’istituzione di una certificazione ecologica chiamata Gallo verde, una sorta di Emas per le Chiese. Si può predicare anche attraverso la certificazione! Noi compriamo diversamente, nell’ambito dell’ecologico, del fair trade e del sociale. Sette Chiese evangeliche regionali tedesche e due diocesi cattoliche fanno partenariato con negozi che vendono computer riciclati ed elaborano consigli per organizzare feste comunitarie sostenibili”. Nel campo dell’energia sostenibile, “nel sud ovest della Germania due diocesi e due Chiese evangeliche regionali hanno creato un fornitore di energia senza scopo di lucro. Le Chiese non sono clienti ma partner. Nel 2023 il Sinodo della Chiesa del Baden ha riscritto le linee guida sulla responsabilità per il creato. Il 26 aprile 2023 la Chiesa del Baden ha istituito una legge ecclesiastica per la promozione della protezione del clima, retroattiva dal 1° gennaio. L’obiettivo è il raggiungimento della neutralità di CO2 entro il 2040 per le persone giuridiche della Chiesa evangelica del Baden”.
Mack ha concluso: “L’impegno è anche nell’ecospiritualità attraverso l’istituzione di una Quaresima climatica che richiede attenzione e sobrietà nel campo dell’alimentazione, della mobilità, della finanza e della politica. Come Chiese siamo chiamate a non essere esclusive e arroganti, però esemplari; a metterci in rete con tutte le persone di buona volontà, ad adottare verso la Terra atteggiamenti concreti e di speranza”.
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