(Foto Vatican Media/SIR)

“La cosa migliore di Timor-Leste non è il sandalo, la cosa migliore è il suo popolo!”.

Lo ha esclamato, a braccio, il Papa, al termine della messa nella spianata di Taci Tolu, davanti a una folla sterminata di persone accorse dal Paese più cattolico dell’Asia. Parlando in spagnolo, lingua con cui ha tenuto l’omelia, Francesco ha reso omaggio ai timoresi con queste parole: “Non posso dimenticare quanti bambini avete! E la cosa più bella che ha il popolo è il sorriso dei suoi bambini. Un popolo che insegna a sorridere ai suoi bambini è un popolo con futuro”. Poi ha raccontato un aneddoto: “State attenti, mi hanno detto che in una spiaggia viene nuotando un coccodrillo che morde. Attenti a questo coccodrillo che viene a cambiare la vostra cultura, la vostra storia. Mantenetevi fedeli, non fidatevi di questo coccodrillo perché morde, e morde molto!”. “Che il suo sorriso di questo popolo siano i suoi bambini”, l’augurio finale, insieme a quello del dono della pace: “Curate i figli e gli anziani, che sono la memoria di questa terra. Grazie per il vostro amore e la vostra fede. Avanti con speranza!”.

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