Di D. A.

SIBILLINI – Da premettere che l’AVIS Sibillini con sede ad Amandola conta donatori provenienti da una decina di Comuni del territorio montano del Fermano e dell’Ascolano, con tre diocesi.

Comuni:

  • Amandola
  • Comunanza
  • Force
  • Montefortino
  • Montemonaco
  • Montefalcone Appennino
  • Smerillo
  • Rotella
  • S. Vittoria in Matenano
  • Servigliano
  • Montedinove
  • Montelparo

Domenica scorsa, l’AVIS “Sibillini” di Amandola ha promosso una manifestazione dal titolo “Camminata lungo la via francescana”, rivolta a donatori, famiglie, parenti, amici, simpatizzanti e a tutti coloro che hanno voluto conoscere, condividere e cimentarsi con i luoghi del Poverello di Assisi.
Il folto gruppo è stato accompagnato, lungo il percorso, dalla guida, un’insegnante volontaria di nome Ornella, che informava sapientemente e dava spiegazioni storiche e culturali su questi luoghi a molti sconosciuti.
Il Cammino Francescano della Marca è lungo 170 km, passando attraverso due regioni, quattro province e 17 comuni, unendo le città di Assisi ed Ascoli Piceno. Circa una decina di questi attraversa il territorio del comune di Amandola e di Comunanza, dove sorge un ostello per i pellegrini, sia italiani che stranieri, prima di raggiungere Venarotta ed infine Ascoli Piceno.
Percorrere questi sentieri rappresenta un’occasione unica per vivere pienamente questa parte del territorio dell’Italia centrale che si snoda lungo l’Appennino umbro-marchigiano e il Parco Nazionale dei Sibillini, ripercorrendo una delle vie (era il 1215) che san Francesco utilizzò ottocento anni fa per le sue predicazioni nelle Marche meridionali.
I frati francescani dedicano infatti l’intera esistenza ai fratelli e alle sorelle più bisognosi, seguendo il cammino, la testimonianza e l’insegnamento del loro fondatore.

«Perché fare una camminata? – esordisce il vicepresidente dott. Franco Rossi dell’AVIS dei Sibillini – Questa migliora la circolazione sanguigna e l’ossigenazione di organi e tessuti, stimola positivamente il sistema nervoso, allevia le tensioni e l’ansia generate dall’accumulo di stress, soprattutto se svolta all’aria aperta, nella natura e durante le ore di luce.
A tutto questo – ci dice il presidente Domenico Annibali – bisogna aggiungere che camminare con i piedi e camminare con il cuore permette di essere il volano a sostegno e a condivisione della fatica, così da raggiungere la gratificazione spirituale e, soprattutto, condividere esperienze volte a lenire la sofferenza di chi si trova in difficoltà. Una manifestazione che vuole offrire anche la possibilità di conoscere e condividere le esperienze di chi è stato, di chi è attualmente e di chi vorrà diventare volontario e donatore di sangue e plasma, a beneficio di chi necessita di questi preziosi elementi indispensabili per vivere».

Come molti di voi sanno, l’AVIS Sibillini non si è mai fermata durante il Covid, ad eccezione dei 7 mesi da gennaio 2017 a luglio 2017 per il terremoto, per mancanza di una sede idonea.
Nonostante tutto ciò, ci sono state sempre donazioni (circa 500 all’anno) grazie ai nostri volontari donatori, che provengono da diversi paesi e percorrono chilometri per compiere un nobile atto di solidarietà. Noi del Direttivo li chiamiamo piccoli eroi.

Lunghi anni sono trascorsi, e tuttora siamo in un container appositamente attrezzato e omologato, in attesa di una soluzione definitiva e consona alle esigenze di un punto di prelievi.
Dopo tanti anni di richieste, la AST ci ha comunicato che presto ci trasferiremo nel nuovo ospedale.
Con il calo demografico, il terremoto e il Covid, abbiamo avuto un calo di volontari, mentre le richieste di sangue e plasma dagli ospedali non sono diminuite… anzi.

Ci dice ancora il presidente Annibali: «Desidero fare un ringraziamento speciale ai membri del Consiglio Direttivo dell’AVIS Sibillini di Amandola, che hanno veramente tanto lavorato per organizzare questa giornata.
Un direttivo composto, oltre che dal sottoscritto, anche da quello che si dice “cuore pulsante”, e cioè il dott. Franco Rossi, che effettua anche i prelievi e ricopre la carica di vicepresidente, con il quale condivido la presenza in AVIS da più di 40 anni».

Un ringraziamento che va esteso anche alle associazioni locali e a quanti hanno voluto patrocinare e sostenere la manifestazione, iniziando dal Comune di Amandola, l’AIDO, Il Mandorlo d’Argento, il CAI, La Gramigna (con grandi chef), DVE Studio Fotografico, il gruppo teatrale “Gli Indimenticabili” e… una “magica sorpresa”: Frate Mago, cioè il frate cappuccino Gianfranco Priori, più famoso d’Italia, che ha intrattenuto i partecipanti con le sue magie.

Infine, abbiamo fatto un appello a tutti i partecipanti: fate questa azione di solidarietà concreta, ditelo e portate amici, parenti, conoscenti. Potete salvare una vita e, contemporaneamente, controllare la vostra salute».

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