(Foto Vatican Media/SIR)

“La nostra divisione è di scandalo al mondo e danneggia la più santa delle cause: la predicazione del Vangelo ad ogni creatura”.

Nell’omelia della preghiera ecumenica con i partecipanti al Sinodo, data per letta, il Papa cita i padri del Concilio Vaticano II per ricordare che “il movimento ecumenico è nato dal desiderio di testimoniare insieme, con gli altri e non lontano gli uni dagli altri, o peggio ancora gli uni contro gli altri”. “In questo luogo i Protomartiri ci ricordano che oggi, in molte parti del mondo, cristiani di diverse tradizioni danno la vita insieme per la fede in Gesù Cristo, vivendo l’ecumenismo del sangue”, il riferimento all’attualità: “La loro testimonianza è più forte di qualsiasi parola, perché l’unità viene dalla Croce del Signore”.

“Oggi esprimiamo la vergogna per lo scandalo della divisione dei cristiani, lo scandalo di non dare insieme testimonianza al Signore Gesù”, il mea culpa di Francesco, secondo il quale “questo Sinodo è un’opportunità per fare meglio, superando i muri che ancora esistono tra noi”. “Concentriamoci sul terreno comune del nostro comune battesimo, che ci spinge a diventare discepoli missionari di Cristo, con una comune missione”, l’invito finale: “Il mondo ha bisogno di una testimonianza comune, il mondo ha bisogno che siamo fedeli alla nostra comune missione”.

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