COLONNELLA – «Don Marcello è stato parroco della comunità di Colonnella per quasi un ventennio, lasciando un segno indelebile nel cuore dei Colonnellesi. Io personalmente non l’ho mai conosciuto, ma, parlando con molti parrocchiani, ho potuto toccare con mano la stima e l’affetto che ancora oggi la Chiesa colonnellese gli riserva».
È con queste parole che don Dino Straccia, parroco della comunità San Cipriano e San Giovanni Evangelista di Colonnella, ha commentato la settima edizione del “Fuoco dell’Immacolata”, un evento organizzato dall’associazione “Amici del Cuore”, che si è tenuto Sabato 7 Dicembre 2024 in piazza del Popolo a Colonnella e che quest’anno è stato dedicato alla memoria di don Marcello Di Girolami.
Presenti, oltre al parroco don Straccia, anche il sindaco di Colonnella, Biagio Massi, il presidente dell’associazione “Amici del Cuore”, Angelo Di Pizio, il priore della Confraternita locale, Guerino Reganatini, l’artista Pina Olivieri, la corale San Cipriano, guidata dal M° Ermanno Torzolini, i bambini della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo Corropoli – Colonnella – Controguerra, e tutta la comunità riunita.
Numerosi i momenti significativi della ricca giornata.
Nel pomeriggio, alle ore 15:00, i piccoli della comunità, aiutati dai componenti del Comitato Feste Parrocchiali, hanno addobbato e poi acceso le luci dell’albero di Natale realizzato sul sagrato della chiesa San Cipriano.
In serata, alle ore 20:00, presso la Sala Madre Teresa di Calcutta, è stata inaugurata la casa di Babbo Natale, dove i bambini presenti hanno potuto consegnare agli elfi le loro letterine. Il momento, curato dalla cooperativa sociale “Nuvola blu“, sarà ripetuto anche il 14 e il 21 Dicembre 2024 e il 5 Gennaio 2025, giorni in cui i bambini potranno anche incontrare l’anziano dalla lunga barba bianca e parlare con lui.
A partire dalle ore 20:30 poi, i bambini presenti hanno intrattenuto i convenuti con la rievocazione della natività durante l’ormai tradizionale momento chiamato “Attesa del Natale”.
Alle ore 20:50 è giunta la processione organizzata dalla Confraternita Madonna del Suffragio, che ha condotto in piazza l’antico simulacro della Madonna Immacolata, una statua in cartapesta risalente al 1848 e riportata al suo antico splendore grazie al minuzioso e gratuito lavoro di restauro operato dalla prof.ssa Elga Vagnoni.
Alle ore 21:00, come da tradizione ormai consolidata, al centro della piazza, sotto gli occhi incuriositi ed entusiasti dei piccoli, è stata accesa la “fochera“, segno di luce e calore che accompagna la vigilia dell’Immacolata da tempi immemorabili. Il parroco don Dino Straccia ha impartito la benedizione del fuoco e ha ricordato la figura di don Marcello Di Girolami.
La serata è poi proseguita con un momento culturale curato dalla Maestra Pina Olivieri, che ha intrattenuto i presenti con le sue poesie e con racconti popolari della tradizione abruzzese. Le potenti voci della Corale San Cipriano e la melodia delle cornamuse del dott. Luca Salvatore hanno impreziosito la ricca giornata con canti natalizi e popolari.
Al termine della serata, durante la quale sono stati offerti biscotti e vin brûlé, i bambini hanno posizionato il presepe, da loro realizzato, ai piedi dell’albero di Natale sulla scalinata della chiesa, concludendo così la giornata in un clima di gioia, stupore e condivisione.
Molto soddisfatto il presidente Angelo Di Pizio, il quale ai nostri microfoni ha dichiarato:
«Don Marcello è stato il parroco con cui sono cresciuto, per me e per molti altri una figura indimenticabile. Ai tempi venivamo dalla campagna, non avevamo la possibilità di viaggiare, anzi alcuni di noi non avevano neanche mezzi di sostentamento. Don Marcello allora si prendeva cura di noi, organizzando delle piccole gite fuori porta ed accompagnandoci spessi nei paesi limitrofi e qualche volta anche a qualche meta più distante. Ricordo che la prima uscita in assoluto fatta con lui è stata a Comunanza a vedere il presepe vivente: un momento davvero emozionante! Don Marcello coinvolgeva noi bambini anche nel servizio all’altare: ci faceva fare i chierichetti e poi ci chiedeva di accompagnarlo nelle case per la benedizione delle famiglie. Lungo il tragitto ci parlava di Gesù e del grande amore che aveva avuto per tutti. Erano parole semplici, ma nella semplicità si nascondeva l’amore. E quelle parole hanno aiutato me e tanti miei coetanei a crescere all’insegna dei valori cristiani. Don Marcello poi era vicino ai poveri e ai malati. In particolare ricordo un episodio personale e familiare che porterò sempre nel cuore. Da piccolo ho vissuto l’angoscia che i miei genitori provavano per la malattia di mio fratello: don Marcello ci è stato molto vicino e ogni settimana accompagnava mio padre ad Ancona per andare a fare visita a mio fratello. Il primo giocattolo che mio fratello ha avuto, dopo l’intervento subito, gli fu regalato proprio da don Marcello. Questo non potrò mai dimenticarlo, così come non dimenticherò mai l’affetto che aveva per mio nonno e per tutti gli anziani di Colonnella. Don Marcello era solito giocare a carte davanti al bar e trascorrere del tempo con gli anziani. Sapeva come fare comunità, mettendo in relazione giovani e meno giovani attraverso un dialogo intergenerazionale e delle iniziative che inevitabilmente legavano le persone e le facevano vivere in armonia. Ricordo anche i rapporti che aveva con il sindaco di allora: erano una sorta di don Camillo e don Peppone e, anche se su alcune questioni erano lontani, nella vita erano amici. Ecco, questa era la caratteristica principale di don Marcello: sapeva essere amico di tutti. A lui, allora, vanno la gratitudine, l’affetto e le preghiere, non solo mie, ma dell’intera comunità colonnellese».
Don Marcello Di Girolami fu nominato parroco della Chiesa colonnellese nel 1978 e vi rimase per ben diciotto anni, evangelizzando la comunità con instancabile zelo pastorale e con il sorriso sempre sulle labbra. Nel 1996 lasciò Colonnella per andare a Cupra Marittima ad accudire il fratello malato, ma purtroppo la malattia toccò anche lui, facendolo morire nel 2000. Il ricordo della sua missione pastorale è ancora vivo a Colonnella: nei lunghi anni colonnellesi, infatti, don Marcello Di Girolami ha plasmato la comunità ai valori più alti del Vangelo, come la carità, la solidarietà e l’amore fraterno, che si sono tradotti per lungo tempo in amicizia verso tutti e che hanno portato come frutto per molti anni la comunione e la concordia.
Prof.ssa S. Michelessi
Don Marcello : la mia infanzia. Ricordo stupendo.