“Cari bambini e ragazzi, per me siete segni di speranza. E perché? Perché sono sicuro che in voi è presente Gesù. E dove c’è Lui, c’è la speranza che non delude!”.

Con queste parole Papa Francesco si è rivolto ai bambini pazienti della Clinica di oncologia ed ematologia Pediatrica di Breslavia, giunti in pellegrinaggio per l’Anno Giubilare. “Gesù ha preso su di sé le nostre sofferenze, per amore, e allora anche noi, attraverso il suo amore, possiamo unirci a Lui quando soffriamo”, ha aggiunto Francesco, sottolineando il valore dell’amicizia con Gesù: “Una volta Gesù disse ai suoi discepoli: ‘Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici’. Anche voi siete amici, voi siete i suoi amici, e potete condividere con Lui gioie e dolori”.

Il Pontefice ha poi chiesto ai bambini di pregare per chi soffre: “Vi invito a pregare insieme a me per quei bambini – sono tanti purtroppo! – che non hanno la possibilità di curarsi: sono malati, oppure feriti, e non ci sono medicine, non c’è ospedale, non ci sono medici né infermieri. Ricordiamoci di loro, siamo loro vicini!”. Infine, il Papa ha espresso gratitudine a chi li accompagna: “Grazie a chi vi ha accompagnato: il console onorario del Lussemburgo in Polonia, la signora professoressa, gli organizzatori di questo pellegrinaggio, i medici, le infermiere, il sacerdote, e soprattutto voi, cari genitori, pellegrini di speranza insieme ai vostri figli”.

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