SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi emozioni”. Recitava così un celebre verso di Lucio Battisti e di emozioni le sue canzoni sapevano scatenarne molte. E di suoi fan è ancora piena l’Italia. È notizia di oggi, infatti, che le sue spoglie mortali siano state riesumate dal cimitero di Molteno dove riposavano da quel 9 settembre 1998
Ora la salma sarà trasferita a Rimini, scandivano tutti i telegiornali. Non prima però di una capatina in riviera, a San Benedetto. Non si tratta di un tour post mortem per lo stivale ma semplicemente di un viaggio verso via Gemito. Battisti sarà cremato proprio nel cimitero rivierasco come già fu per Pietro Taricone.
Fonti bene informate dicono, però, non prima della prossima settimana, data la mole a cui è sottoposto il crematorio sambenedettese vista la momentanea chiusura di quello di Ascoli. Le sue ceneri poi raggiungeranno Rimini dove abita il figlio Luca.
A quindici anni dalla morte è comunque una scelta particolare quella della famiglia Battisti. Come ricorda il numero 2301 del Catechismo della Chiesa Cattolica, la dottrina cristiana ammette la cremazione, basta che tale scelta non metta in discussione il dogma della resurrezione.
In altre parole, la scelta della cremazione deve essere fatta senza disprezzo della realtà materiale, come può avvenire in alcune culture orientali, essendo questa un dono di Dio Creatore.
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