“C’è un grande bisogno di pregare per la famiglia e di pregare per la vita”. Così Jonathan Sawicki, parroco della chiesa di St. Mary a York, in Pennsylvania, riassume l’importanza dell’arrivo nella sua comunità della copia dell’icona della Madonna Nera di Czestochowa. L’icona è giunta in questo angolo d’America dopo aver cominciato il suo viaggio negli Stati Uniti il 24 agosto scorso, e precedentemente era stata in pellegrinaggio in oltre venti Paesi europei percorrendo quasi 70mila chilometri.
Geografia della fede. “L’America è una nazione in cui la violenza, anche quella che si esprime in stragi da armi da fuoco, è purtroppo all’ordine del giorno, e spesso ci si chiede da dove venga questa pazzia”, spiega padre Sawicki. “Spesso alla base di questi squilibri ci sono famiglie disintegrate, genitori egoisti, incapaci di trasmettere ai figli vero amore. A volte anche l’uso estremo della tecnologia crea scompensi; molte famiglie non si parlano più intorno alla tavola e i genitori non conoscono più i loro figli. Speriamo che attraverso la preghiera, la Madonna col Bambino di Czestochowa ci aiuti a rendere le nostre famiglie più forti”. Alla felicità di York per l’arrivo dell’icona corrisponde quella di decine di altre comunità sparpagliate negli Stati Uniti – da Washington D.C. a New York, da Jacksonville a Phoenix in Arizona – dove la Madonna Nera sta via via facendo tappa. Tra queste c’è la basilica dei santi Pietro e Paolo a Filadelfia. Qui l’icona mariana è approdata il 22 settembre. Il vice-parroco, padre Burke, spiega: “Abbiamo un gran bisogno di pregare, non solo per le nostre famiglie e i più piccoli, ma anche per quei bambini mai nati di cui nessuno parla, vittime dimenticate della frenesia del nostro egoismo”.
Battaglia pro-life. L’iniziativa del pellegrinaggio “Dall’Oceano all’Oceano” è indirizzata a difesa della vita e viene coordinata dall’organizzazione Human Life International. Secondo gli ideatori del progetto, va letta nel solco dell’antica tradizione cristiana di portare un’icona in preghiera lungo la linea del fronte, e nel mondo contemporaneo per fronte essi intendono quello della “grande battaglia per la vita”. “La vita umana dalla nascita fino alla morte naturale è un dono di Dio e non proprietà o cosa da manipolare, decidendo la sua apparizione e la sua fine”, ha ricordato l’arcivescovo di Czestochowa monsignor Waclaw Depo qualche mese fa impartendo la benedizione solenne al pellegrinaggio. Il viaggio della Madonna Nera col Bambino negli Stati Uniti giunge pochi mesi prima dall’effettiva entrata in vigore della riforma sanitaria fortemente voluta dal presidente Barack Obama, positiva da un lato perché allarga la copertura assicurativa alle fasce più povere della popolazione, ma ritenuta anche controversa da molti cattolici per via dei suoi risvolti etici. La legge prevede, infatti, che i lavoratori dipendenti di qualsiasi ente abbiano un piano assicurativo che comprenda obbligatoriamente servizi tra cui il rimborso di contraccettivi, compresi quelli “di emergenza”, passibili di effetti abortivi.
Successo itinerante. L’originale della Madonna Nera col Bambino è custodita nel santuario di Jasna Gora a Czestochowa, città mineraria della Polonia centromeridionale dove giungono ogni anno ben quattro milioni di pellegrini, molti dei quali tramite diversi percorsi a piedi. Tra i pellegrini più illustri, Karol Wojtyla, che arrivò al santuario di Jasna Gora partendo da Cracovia nel 1936. Per intuire invece il riscontro dell’iniziativa in corso in America basta spulciare la pagina facebook di Human Life International dove padre Peter West, promotore del tragitto dell’icona, aggiorna i fedeli sul pellegrinaggio in parrocchie, santuari e seminari. Tanti “like”, messaggi di apprezzamento e incoraggiamento: “Dio vi benedica, sono certo che Maria, da lassù, sta sorridendo”, scrive Janet Parry, commentando la foto dell’incontro tra alcuni fedeli di Dover, nel Delaware, e l’icona. E Maria Corazon Barrientos, sotto l’immagine di un gruppo di seminaristi dell’ateneo cattolico Villanova University, scrive: “È davvero bello vedere tutto questo!”.
0 commenti