Riflessione di una Vincenziana tratta dal giornale della Parrocchia di San Filippo Neri
DIOCESI – Gesù, nei vangeli, si affianca a chi cammina: ascolta, agisce, risana, consola… Noi cristiani impariamo a riconoscere Cristo nei sofferenti, nei poveri, nei malati, in ogni fratello.
Gesù non evita mai il faccia a faccia con il dolore umano: lo incontra, lo assume su di sé.
Ci insegna a patire con chi patisce, a dire una parola di consolazione, a seminare la speranza nel cuore di chi l’ha perduta.
Papa Francesco ci esorta, con l’esempio, a sostenere gli ultimi facendoci
compagni di viaggio di ognuno di loro.
Non sarà un cammino facile, ma felice perché quando aiutiamo o preghiamo per qualcuno il Signore sta guarendo anche noi.
Giovanni Paolo II ci ha così esortato: “Non è lecito passare oltre con indifferenza, bisogna fermarsi accanto all’uomo che soffre”.
Se vivremo con slancio e vitalità in questa terra, la nostra non sarà una vita anonima, vuota. Impegnandoci, attraverso le azioni, a mettere in pratica lo stile della Carità del nostro Fondatore San Vincenzo dè Paoli, la cui caratteristica è l’adesione a Cristo.
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