Di Cristiano Federico Marcozzi
DIOCESI – E’ triste sentir dire a ragazzi di 15/17 anni “non gioco più a calcio perché non ho futuro”.
Perchè questa affermazione?
Il giocare a calcio deve essere per forza finalizzato ad un obiettivo di carriera? Non dovrebbe essere cosi, ma purtroppo il messaggio che sta passando negli ultimi anni è questo anche nelle realtà calcistiche minori in cui fin da bambini si viene illusi di poter giocare chissà dove, ma appena i dirigenti capiscono che cio non è possibile, li “mollano” e i ragazzi non hanno più voglia di continuare e lasciano il sano sport e magari si rinchiudono dentro davanti ai pc o ai giochi da smartphone.
Per fortuna esistono ancora società in grado di valorizzare la parola ‘gioco’ anche se ne restano sempre meno, perché purtroppo l’ambizione è più importante del valore educativo e sociale.
Per questo nascono realtà parallele che riportano il sorriso a chi l’aveva perso e valorizzano il solo gioco e voglia di divertirsi come quelle del CSI.
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