Tra le tendenze asiatiche, si registra come poderosa e inarrestabile quella legata all’uso di Internet e alla diffusione delle nuove tecnologie. Il dato è generalizzato, anche se vi sono alcuni Paesi (il Giappone, l’India, la Cina, la Corea del Sud), dove il fenomeno, per ragioni legate alla crescita economica tumultuosa, è fortemente accentuato. Il Giappone, in particolare, con solo il 3% dell’intera popolazione del continente asiatico, ha un ruolo dominante, in percentuale, rispetto ai Paesi dove la presenza di Internet è comunque elevata: in testa l’India, seguita da Corea del Sud, Turchia, Taiwan, Tailandia, Israele, Singapore, Indonesia, Kazakistan, Hong Kong. Un caso a parte è la Cina. Solo negli ultimi mesi, il governo ha allentato la censura, ma ciò nonostante la China Internet Network Information Center dichiara che il numero dei navigatori on line cinesi ha raggiunto la cifra di 591 milioni di persone. Significa che il 45% dell’intera popolazione è on line; solo sei anni fa la percentuale era del 16%. Un processo sensazionale, causato dalla modernizzazione e dagli investimenti effettuati.
Gli effetti della diffusione di Internet e del suo uso eccessivo. Nel luglio scorso, in Giappone si sono svolte le prime elezioni politiche in cui è stato consentito ai candidati e ai partiti l’utilizzo di Internet, dopo che nell’aprile di quest’anno è stato abrogato l’ostracismo alla Rete, prendendo atto della sua estrema diffusione, che in alcuni casi genera anche deleterie conseguenze. Di recente, il ministero della Salute giapponese ha pubblicato una ricerca in base alla quale sarebbero circa 518mila i giovani tra i 12 e i 18 anni interessati da disturbi – obesità, problemi del sonno e dell’alimentazione – legati all’eccessivo uso di Internet. In base ai dati diffusi, circa il 9% degli studenti medi e il 14% di quelli delle scuole superiori passano su Internet più di 5 ore al giorno. Il Governo ha annunciato che, a partire dal 2014, lancerà un programma di “disintossicazione” da Internet. Intanto, l’attrazione che nutrono i giapponesi nei confronti dei nuovi prodotti tecnologici, con il passare degli anni, aumenta. Nei giorni scorsi, il debutto sul mercato giapponese degli ultimi prodotti americani, l’iPhone 5s e l’iPhone 5c, è stato accolto con grande entusiasmo, stando alle code per l’acquisto che si sono prodotte – come peraltro è avvenuto in Cina – favorite dalla vendita a rate.
Il mercato della telefonia mobile. Alla fine di quest’anno, il numero degli utenti Internet nel mondo in via di sviluppo supererà per la prima volta gli utenti Internet dei Paesi sviluppati: sono cresciuti di 27 volte dal 2007. Su questo risultato, incide in maniera poderosa l’Asia, che per quanto riguarda Internet mobile è destinata ad avere più utenti di Europa e delle due Americhe. Già oggi, 23 utenti su 100 in Asia sono utenti di Internet mobile, contro i 67 in Europa e i 48 nelle Americhe. Questi dati si spiegano con l’espansione formidabile del mercato della telefonia mobile, che ha superato i 500 miliardi di dollari, facendo della regione asiatica il mercato mobile più redditizio e a più veloce crescita del mondo. Un mercato che s’impernia su Cina – principale mercato mobile mondiale – Giappone, India e Corea del Sud, che fanno registrare il 60% delle connessioni mobili, con il 70% delle entrate mobili regionali. I restanti 48 Paesi della regione, con una popolazione di 1,5 miliardi di persone, rappresentano il 40% delle connessioni, ma solo il 29% dei ricavi.
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