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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Consiglio comunale del 30 ottobre ha preso il via ricordando con un minuto di silenzio l’ex sindaco e preside Ugo Marinangeli venuto a mancare lo scorso 25 ottobre.

Davanti a tantissimi atleti di due società cittadine che si allenano nella tensostrutture dell’Agraria, la World Sporting Academy e la Ma.mo.ti., Gambini (Movimento 5 Stelle) ha interrogato l’Amministrazione sulla mancanza di un regolamento che disciplini le attività della tensostruttura di zona Agraria affinché si tengano in considerazione le necessità delle società che si occupano di ginnastica artistica.

Il vicesindaco Eldo Fanini ha specificato che le assegnazioni degli spazi vengono definite di concerto con l’associazionismo sportivo tenendo conto dell’attività sportiva e dei risultati agonistici. “Ad entrambe le società – ha specificato Fanini – ho chiesto di trovare un accordo nel rispetto delle regole e dei principi dello sport. Anticipo che nel 2014 gli uffici procederanno ad una revisione regolamentare per adeguarla alle nuove leggi regionali. Quindi chiedo l’impegno alle associazioni affinché collaborino in questa direzione”.

Il Consiglio comunale ha poi deciso di cedere una piccola porzione di sede stradale lungo via dei Lauri a tre privati, che ne hanno fatto richiesta, al prezzo di 1.500 euro.
E’ stato quindi approvato lo schema di convenzione tra i 34 comuni dell’Ambito territoriale affidando al comune capofila di Ascoli Piceno il compito di indire la gara d’appalto per la concessione del servizio di distribuzione del gas.

A rappresentare il Consiglio comunale nella Consulta per la disabilità sono stati nominati Palma Del Zompo per la maggioranza e Domenico Pellei per la minoranza. Del Zompo ha chiesto anche la possibilità di prevedere il coinvolgimento nella Consulta dei referenti dell’UMEE (Unità Multidisciplinare dell’Età Evolutiva) e dell’UMEA (Unità Multidisciplinare dell’Età Adulta).

Il Consiglio ha anche integrato la convenzione tra Comune e ditta Apollo srl che sta realizzando, in base al progetto casa comunale, un edificio di civile abitazione dove un tempo sorgeva la sede ENEL di via Lucania. La modifica si rende necessaria per prevedere la possibilità che a rilasciare la fidejussione che il Comune richiede per la concessione in diritto di superficie di porzione di verde pubblico che circonda l’edificio siano non soltanto banche o assicurazioni ma anche altri soggetti abilitati dalla legge.

E’ stato approvato il regolamento di utilizzo delle due “Case dell’acqua” comunali posizionate in viale De Gasperi e in piazza Setti Carraro a Porto d’Ascoli. Gambini ha ribadito la contrarietà al progetto reputando che, con una giusta informazione sulla bontà dell’acqua del rubinetto o delle fontane pubbliche, anche sul sito del Comune dove non ci sono dati sulla qualità dell’acqua, non è necessario installare strutture a pagamento ma occorrerebbe sensibilizzare i cittadini a bere senza subire la pubblicità di ditte private che saranno trasmesse sugli schermi delle due strutture.

Nella replica l’assessore all’ambiente Canducci ha spiegato gli scopi dell’iniziativa: sensibilizzare i cittadini all’uso di acqua pubblica, evitare gli sprechi, permettere la manutenzione delle “case” attraverso un costo simbolico della card e coinvolgendo la grande distribuzione per ridurre la produzione di rifiuti provenienti dagli imballaggi. Il punto è stato approvato, così come un emendamento in cui si specifica che le card potranno essere ritirate presso la sede comunale e/o gli esercizi convenzionati.

Lunga e intensa è stata la discussione sulla mozione di cinque consiglieri (primo firmatario Pezzuoli) per sostenere l’adesione del Comune al programma UNICEF per la creazione di città amiche dei bambini e degli adolescenti e, in questo contesto, per impegnare il Comune ad aderire al progetto “Salviamo il Ballarin, la storia e il diritto allo sport”.

I consiglieri Bovara e Morganti hanno presentato un emendamento con cui, specificando la volontà della maggioranza di riqualificare l’area dove insiste anche lo stadio “F.lli Ballarin”, si amplia il numero dei soggetti con cui interloquire.
Quindi, non solo l’Unicef, ma anche Save the Children e ogni altra organizzazione umanitaria per i diritti dei minori istituendo un ampio comitato di coordinamento di soggetti rappresentativi del territorio composto da Università, Ordine degli Architetti, scuole, comitato “Città Bambini”, rappresentanti dei differenti comitati pro – Ballarin presenti in città, dei Comitati di quartiere e dell’Organismo di partecipazione. Il Comitato avrà il compito di supportare il percorso di riqualificazione dell’area, dalla progettazione partecipata alla realizzazione delle nuove strutture. Pellei, Bovara, Marinucci, Vesperini, Benigni hanno concordato sull’importanza di aderire al programma UNICEF ma hanno evidenziato la necessità di allargare la partecipazione a più soggetti interessati.

Secondo Emili, invece, con l’emendamento non si fa chiarezza sulla questione in quanto annullerebbe la mozione originaria che parla di stadio Ballarin e non di area Ballarin. Anche Gambini ha espresso dubbi che l’emendamento porti maggiore chiarezza rispetto alla mozione originaria. Del Zompo ha sostenuto la necessità che venga mantenuta per l’area Ballarin la destinazione a verde pubblico e sportivo discutendo con tutta la città del progetto di riqualificazione.

Ruggieri, Gabrielli e Piunti hanno lamentato la mancanza di volontà, da parte dell’Amministrazione, di volere una reale partecipazione. “Con il Comitato ci impegnammo a chiedere una commissione consiliare di riferimento per capire se per il Ballarin si doveva prevedere un vuoto urbano o la riqualificazione – ha dichiarato Piunti – nonostante le rassicurazioni del collega Evangelisti, la commissione non è mai stata convocata. Ora l’emendamento stravolge la mozione e non intendiamo votarla”.

Nel suo intervento, il sindaco Gaspari ha chiarito l’impossibilità di accettare una mozione in cui si dice che l’Amministrazione comunale non ha impegnato risorse sullo stadio Ballarin. “Abbiamo speso 700 mila euro per comprare l’area – ha ricordato il Sindaco – e intendiamo portare all’ordine del giorno la sua riqualificazione. Entro il 30 novembre porteremo l’approvazione del Consiglio lo schema dei Lavori Pubblici dove si parlerà di Ballarin e di risorse che pensiamo di destinare per quell’area ribadendo la destinazione a verde sportivo”. La mozione, così come emendata, è stata approvata con 15 voti favorevoli, 8 contrari e due astensioni (Emili e Pezzuoli).

Infine è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dai capigruppo di maggioranza Benigni, Marinucci, Del Zompo e Bovara sul riordino della rete scolastica degli Istituti Superiori della Provincia di Ascoli Piceno in cui si chiede alla Giunta Provinciale di rivedere la delibera in cui si prevede il distacco della neonata sede dell’IPSAAR di Ascoli Piceno da quella sambenedettese e l’accorpamento della stessa all’istituto Agrario di Ascoli. Con lo stesso documento si chiede alla Regione di non tener conto della decisione assunta dalla Provincia, ritenuta umiliante per un istituto scolastico superiore della città.

Piunti ha dichiarato che la delibera provinciale va verso l’istituzione di una rete che comprende San Benedetto ed Ascoli valorizzando il territorio, ha preso le distanze dalle accuse mosse alla Giunta Provinciale e ha annunciato l’uscita dall’aula dei consiglieri del Pdl e di Massimiani, poi seguiti anche da Gambini. Un gesto criticato dal Sindaco e dai consiglieri Liberati, Marinucci, Del Zompo che hanno accusato di indifferenza al problema i rappresentanti dell’opposizione.

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