La proposta di legge contiene disposizioni per la tutela del diritto degli individui alla salute tramite il riordino in un codice unico delle norme vigenti in materia di giochi pubblici, che preveda:
– la tutela delle persone fragili e dei minorenni;
– la cura per le persone malate e le fonti di finanziamento per la cura e la prevenzione, l’armonizzazione fiscale;
– norme stringenti sulla pubblicità e sulle caratteristiche dei giochi;
– la ridefinizione delle autorità per il rilascio delle autorizzazioni;
– il contrasto al gioco illegale, alle infiltrazioni mafiose, all’evasione fiscale e tributaria;
– la tracciabilità dei flussi finanziari e l’istituzione dei registri delle scommesse e dei concorsi pronostici;
– la limitazione dei luoghi di gioco;
– sanzioni più efficaci;
La condivisione da parte del Comune di Monteprandone dei valori e dei principi contenuti nella proposta di legge si fonda sui dati di fatto secondo i quali i giocatori abituali in Italia sono 15 milioni all’anno, dei quali ben 2 milioni sono a rischio patologico e circa 800.000 sono già in condizioni patologiche.
Il gioco d’azzardo patologico è un’emergenza sociale perché sottrae tempo al lavoro e al tempo libero, incidendo negativamente sulla vita affettiva, producendo tutta una serie di sofferenze psicologiche, di relazione, materiali. Spesso inoltre attorno a queste emergenze si organizza la microcriminalità dei furti e degli scippi e la criminalità anche mafiosa dell’usura e della ricettazione.
Una premessa importante del “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il Gioco d’Azzardo” è che l’attuale normativa nazionale in materia di gioco d’azzardo sia insufficiente, per via del fatto che attribuisce competenza esclusiva allo Stato e non alle Autorità Locali.
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