Vedi anche le altre foto e le parole del Vescovo Gestori: FOTOGALLERY Il grande abbraccio della famiglia Diocesena al nostro amato Vescovo Gestori
DIOCESI – Si è tenuta Lunedì 6 Gennaio nella Cattedrale S. Maria della Marina la concelebrazione eucaristica con cui la famiglia diocesana ha voluto salutare il Vescovo Gervasio Gestori e ringraziarlo dei suoi 17 anni di paterno servizio prestato alla diocesi. La grande presenza di fedeli che ha riempito la Cattedrale, ha sottolineato il Vicario Generale Mons. Romualdo Scarponi in apertura della celebrazione, non è stata “il frutto di una circostanza o la semplice manifestazione celebrativa di un evento, ma il risultato di un affetto che si è venuto accrescendo nel tempo e che vuole esprimere profonda gratitudine nei Suoi confronti.” La celebrazione è stata infatti, con le parole del Vicario, segno di una famiglia diocesana che “si stringe, ancora una volta intorno al proprio Pastore per esprimere la propria gratitudine ed affetto per la sua persona.” Anche Giovanni Gaspari, sindaco di San Benedetto, ha espresso il suo ringraziamento al Vescovo per essere stato vicino alle autorità e alla popolazione nei momenti più difficili della vita della città, per aver portato conforto ai marinai che piangevano le loro vittime e dato speranza a chi aveva perso o cercava senza successo un posto di lavoro.
“Un Vescovo non è tale per se stesso, ma per il suo popolo.” ha affermato Gestori nell’omelia. “Vescovo infatti non è titolo di onore, ma di servizio. Nell’esercizio di questo ministero, sento più vivo che mai nel profondo del cuore di dover ringraziare il Signore, perché in questi anni mi è stato vicino, mi ha guidato e mi ha fatto percepire quotidianamente la sua forte e dolce presenza.” Ed è stato bello poterlo salutare proprio con la celebrazione dell’Eucaristia, in cui la Chiesa si fa un unico corpo.
Don Vincenzo Catani ha ricordato con grande commozione la particolare vicinanza del popolo diocesano che si è creata con il Vescovo nella preghiera, la quale non si interromperà ora soltanto perché il suo nome non sarà più pronunciato nella celebrazione della Messa. Esso rimarrà anzi particolarmente forte, e sarà rinsaldato dalla speciale vicinanza di un pastore che ritorna tra il suo gregge, scegliendo di vivere in mezzo ad esso restando nel territorio della Diocesi.
Al termine della celebrazione, le vicarie della diocesi hanno voluto compiere un segno di vicinanza e di affetto, offrendo al Vescovo un sacchetto con la terra di ciascuna vicaria, utilizzata per piantare un piccolo ulivo che lui stesso ha innaffiato a significare la crescita che ha generato nei suoi anni come guida e che non potrà che proseguire in futuro. L’intera comunità ha abbracciato il Vescovo, prima con il simbolico abbraccio dei sacerdoti rispettivamente più giovane e più anziano della Diocesi, Don Roberto Traini e Don Remo Burrasca, poi personalmente, in un tempo conclusivo di saluto personale al Vescovo.
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