Come si possono perdere le evoluzioni calcistiche stile-Maradona della modella argentina Fiorella Castillo, che palleggia con scarpe tacco 12? Non si può nemmeno mancare l’appuntamento con l’ultimissima traduzione vernacolare del popolare cartone animato britannico della Peppa Pig, la deliziosa maialina forzatamente indotta a parlare bergamasco oppure calabrese o napoletano… E come rinunciare all’ultimo gossip sui reali di Spagna o del Principato di Monaco o sulla nuova fiamma di George Clooney? È possibile sopravvivere senza sapere che fine hanno fatto i primi vincitori del “Grande fratello” televisivo?
Diciamoci la verità: non è vita senza gli sfiziosi “angoli informativi” dei siti internet dei principali giornali, siano essi italiani o esteri! Vi si può trovare di tutto: dal gattino che balla e canticchia all’ultimo flash mob in cima alle Piramidi, dalla gogna per gli studenti “più asini” (sic!) di Oxford alla visita alla Casa Bianca della cantante Beyoncé con la figlia Blue Ivy. Senza trascurare il monaco tibetano che cucina vegano, la giovane promessa della matematica che fa operazioni a mente con 17 cifre, l’arresto della nota (?) popstar canadese Justin Bieber fermato al volante ubriaco fradicio…
Sì, gli spazi web delle testate grandi e piccole snocciolano quotidianamente una marea di strane “notizie”. A fatica si riesce a stabilire se siano vere notizie e quanto sia il grado di stranezza. Eppure, stando ai dati, sono le proposte più cliccate della Rete. Dunque una domanda è doverosa, oltre che lecita: è il mondo di per sé che ci propone un’infinità di fatti/notizie curiosi, pruriginosi, fuori dal comune, talvolta al limite del verosimile, oppure è il nostro occhio – di giornalisti, di lettori che cliccano – che è strabico e guarda sempre là?
Una domanda che casca a fagiolo nel giorno della memoria di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e grande comunicatore. Alla vigilia dell’odierna ricorrenza, Papa Francesco ha dal canto suo diffuso il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che si svolgerà il prossimo 1° giugno. Il documento pontificio parla di “un mondo che sta diventando sempre più piccolo” grazie ai media, i quali “possono aiutare a farci sentire più prossimi gli uni agli altri”. La “varietà delle informazioni” e la “velocità dell’informazione” – “in particolare internet” – consentono “maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti”. Il Santo Padre sottolinea però come “l’ambiente comunicativo può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci”. E si chiede: “Cosa ci aiuta nell’ambiente digitale a crescere in umanità e nella comprensione reciproca?”. Come, aggiunge poco oltre, “la comunicazione può essere a servizio di un’autentica cultura dell’incontro?”.
Sono interrogativi che tra un clic e l’altro, tra una Peppa Pig e un George Clooney, non sarebbero fuori luogo.
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