Sul cartaceo troverete un articolo a firma di Mario Vagnoni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra le leggi approvate nel corso del governo Letta, quella concernente il contrasto dell’omofobia è stata sicuramente tra le più discusse.
Questa legge ha come conseguenza l’impedimento del libero esercizio della libertà di manifestazione del pensiero di chi ritiene la famiglia bene primario e necessario della nostra società.
Con detta proposta di legge, aggiornamento della precedente legge Mancino, si vuole estendere la norma che punisce chi incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, anche a chi incita o pone in essere atti discriminatori motivati dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere di una persona.
Un tema di grande attualità e di grande riflessione, che è stato affrontato nella serata del 20 febbraio presso l’Auditorium Tebaldini di San Benedetto Del Tronto, con l’incontro dal titolo “la legge contro l’omofobia: che cos’è e cosa c’è in gioco”, alla presenza dell’avvocato Marco Sermarini, presidente della Società Chestroniana Italiana e dell’Avvocato Gianfranco Amato, presidente dell’Associazione Giuristi Per la Vita, editorialista di “Avvenire” e autore nel 2010 del testo “Un anno alla finestra” edito da Fede & Cultura.
Un incontro molto partecipato, quello svoltosi presso l’auditorium del municipio sambenedettese, in cui l’Avvocato Amato ha spiegato che cosa è l’omofobia: un termine che spesso si da per scontato, per niente abbinato alle fobie, ma in realtà si tratta di un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali.
Inoltre, l’Amato ha affermato come nelle legislazioni manchi una definizione di omofobia e un collocamento preciso di tale termine. Anche la comparazione tra gli ordinamenti dei vari Stati in relazione all’omofobia è stata oggetto del discorso del legale lombardo, che ha anche fatto riferimento alla Costituzione, in particolare all’articolo 3, che sancisce l’uguaglianza dei cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, età e religione.
È stato un incontro che ha visto una grande partecipazione di persone, che hanno approfittato di questo evento per capire meglio questo fenomeno che da sempre suscita opinioni e punti di vista differenti da parte dei politici e dell’opinione pubblica.
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