L’immagine scelta per la canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, li fissa entrambi con uno sguardo buono e sereno, che reggono la croce di Cristo, il famoso pastorale che fu per primo di Paolo VI. Sono ritratti insieme due Pontefici molto diversi per storia, provenienza ecclesiale, indole e carattere, che verranno fatti Santi da Papa Francesco in una giornata che si preannuncia “storica” per la Chiesa cattolica. Alla cerimonia in San Pietro domenica 27 aprile si attendono, infatti, centinaia di migliaia di persone: dall’Italia, da Bergamo in particolare, diocesi natia di Roncalli, ma poi naturalmente dalla Polonia dove Wojtyla è giustamente venerato per il suo ruolo non solo ecclesiale ma anche storico (la “caduta del muro” e l’uscita dalla dittatura comunista). Nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la cerimonia, oggi (31 marzo) il vicario del Papa per Roma, il cardinale Agostino Vallini, ha parlato di “grande attenzione e gioia in tutto il mondo” per questi due “vescovi di Roma” che diventano Santi insieme. Di Giovanni XXIII ha ricordato la forza interiore serena e la “particolare ispirazione divina” che lo ha spinto a indire il Concilio Vaticano II, che purtroppo non ha fatto a tempo a vedere concluso. Di Giovanni Paolo II ha richiamato il “coraggio indomito” e il grande servizio alla Chiesa di Roma, della quale ha visitato quasi tutte le parrocchie.
Canonizzazione web 2.0. L’evento della doppia canonizzazione porterà una grossa novità sul piano comunicativo. Su internet sarà probabilmente la cerimonia sacra più “social” e “2.0” che si possa immaginare. Come ha spiegato il direttore della Sala stampa della Santa sede, p. Federico Lombardi, per l’occasione scendono in campo tutti i “social” più amati a livello mondiale: Twitter, Facebook, YouTube, Instagram, Storify, un sito ufficiale curato dall’Università Lumsa www.2papisanti.org, con versione inglese www.2popesaints.org, un’applicazione sia per Android sia per Ios intitolata “Santo Subito” in varie lingue; e ancora potenziamento dei siti già esistenti (ad esempio, su Facebook “PapaGiovanniPaoloII”, su Twitter “santowojtyla”, su YouTube “adminkarol”, il portale in 7 linguewww.karol-wojtyla.org ecc.). I mass media tradizionali, stampa, radio e tv, saranno comunque presenti in massa. Sono già registrati oltre 400 giornalisti di testate di tutto il mondo e si allestirà uno speciale “media center” nell’atrio dell’aula Paolo VI, che potrà ospitare centinaia di operatori.
Le iniziative a Roma e a Bergamo. Le due città e diocesi più coinvolte in questa canonizzazione, Roma e Bergamo, hanno presentato le proprie iniziative. Per la capitale sono stati annunciati un incontro di preparazione per i giovani martedì 22 aprile nella basilica di S. Giovanni in Laterano e una “notte bianca di preghiera” sabato 26 (dalle ore 21, previsti i confessori) in una decina di chiese del centro. Ne ha parlato oltre al card. Vallini anche monsignorWalter Insero, incaricato per le comunicazioni del vicariato. La diocesi di Bergamo, come ha invece spiegato il segretario generale, monsignor Giulio Dellavite, realizzerà alcune “opere-segno” di carità in memoria sia del “proprio Papa Giovanni XXIII” sia di Giovanni Paolo II, stanziando cifre considerevoli. Si tratta di una scuola edile ad Haiti (800mila euro), il supporto alla parrocchia di Shengjin in Albania (600mila euro) per una nuova chiesa e centro pastorale, una casa di accoglienza per poveri a Bergamo (600mila euro e 300mila all’anno per la gestione), il sostegno al fondo “famiglia-lavoro” (600mila euro), la nascita di un secondo fondo “famiglia-casa” (3 milioni di euro in due anni), il tutto finanziato dalle donazioni e vendendo immobili di proprietà. Infine verranno istituite borse di studio per giovani 18-35enni. Per dare il buon esempio, ai preti bergamaschi il vescovo, monsignor Francesco Beschi, ha chiesto di devolvere una loro mensilità.
Niente biglietti o “pass”. Per quella che è stata definita una “festa della santità”, un “grande evento spirituale” per onorare “due giganti della fede”, la partecipazione dei fedeli sarà libera: non sono previsti biglietti o particolari permessi di accesso. Chi vorrà partecipare dovrà arrivare presto, perché si prevedono alcune centinaia di migliaia di persone e piazza San Pietro e via Conciliazione potrebbero riempirsi presto, sin dalla prima mattina. C’è la “possibilità” che alla cerimonia sia presente anche il Papa emerito Benedetto XVI, ha detto p. Lombardi. Diversi gruppi vocali (Cappella Sistina, Vicariato, Cracovia e altre) daranno vita a una sorta di “corale multipla” che accompagnerà il rito. Sono previsti oltre 1.000 tra cardinali e vescovi e 5mila preti concelebranti, insieme a migliaia tra capi di Stato, diplomatici, politici, autorità varie. La mattina di lunedì 28 verrà celebrata in San Pietro una messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Angelo Comastri.
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