PROVINCIA – “Una best practice che rovescia la retorica recente sulla burocrazia inutile e fannullona, e mostra un ruolo prezioso e insostituibile che può rivestire un'”amministrazione di prossimità” come quella locale”: con queste parole sul sito Repubblica.it si descrive, in un lungo articolo dedicato a disabilità e lavoro, l’attività della Provincia di Ascoli Piceno nel campo dell’inclusione sociale dei disabili attraverso percorsi personalizzati di inserimento lavorativo.
Tra le tante esperienze positive portate avanti da aziende private o realtà pubbliche, l’Ente piceno viene citato come esempio “tra le amministrazioni locali virtuose per l’efficacia delle sue azioni”.
Il riconoscimento di Repubblica va al modello ICF di Italia Lavoro applicato nelle Marche, con un programma sperimentale, dalla nostra Provincia.
Un processo innovativo che mette in collegamento le esigenze della singola Impresa con i profili più adatti dei candidati per le soluzioni più soddisfacenti per tutti i soggetti interessati.

“Il riconoscimento ottenuto certamente fa molto piacere – dichiara il Presidente della Provincia Piero Celani – e dimostra, ancora una volta, che troppo spesso si fa di tutta l’erba un fascio additando la pubblica amministrazione come la causa di tutti i mali. Certamente disfunzioni e disservizi esistono e sono giustamente sotto la lente dei media e dell’opinione pubblica, ma non si deve dimenticare l’impegno silenzioso ed incisivo di enti ed istituzioni che erogano servizi e attuano progettualità a favore dei cittadini. In particolare le Province sono diventate, anche con una campagna mediatica senza precedenti, una sorta di capro espiatorio da esibire sulla pubblica piazza per distogliere l’attenzione da ben altre centri di spesa e di criticità. Dopo l’approvazione del Ddl Delrio sulle Province dai risparmi incerti, passato il momento della demagogia, forse ci si accorge che le Province sono chiamate a gestire servizi essenziali per la comunità locale: dalla manutenzione di strade e scuole, alla tutela dell’ambiente, alle politiche per il lavoro e la formazione professionale, ai progetti comunitari fino a tante altre competenze che incidono sullo sviluppo e la crescita. Mi auguro – conclude Celani – si arrivi ad una riforma complessiva e reale di tutto il sistema delle autonomie locali, Regioni comprese, per rendere questo nostro Paese più competitivo, meno rigido e sempre più vicino alle imprese e alla gente”.

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