ACG Grottammare (960x720)

Di Emanuela Mercuri

La paura, tra tutti i sentimenti, è quello più “insito” nell’essere umano, neanche noi realmente conosciamo tutte le nostre paure, fino a quando non ce le ritroviamo dinanzi. Ma avere paura di Dio é un pó come avere paura di una mamma,della persona che ci ha messo al mondo, l’unica persona che donerebbe la vita per noi, come si fa ad avere paure dell’emblema dell’amore? Nel ritiro di Pasqua noi ragazzi e giovani dell’Acg di Grottammare abbiamo riflettuto su quali sono le nostre paure, specialmente quelle riguardanti la fede. Infatti, ognuno di noi ha scritto un pensiero, una propria paura su un foglietto su cui, dopo l’estrazione casuale, in gruppi, abbiamo riflettuto . In linea di massima è uscito fuori che la paura comune non é Dio in sè, ma é l’alone di mistero che lo circonda.
Noi uomini siamo un pó come San Tommaso non crediamo se non vediamo. Un’altra paura, soprattutto per i ragazzi in etá scolastica, è quella di non essere accettati mostrandosi cristiani, credendo di essere visti come zimbelli dagli altri perchè, in una societá come questa di oggi, i cristiani sono i diversi e la storia ci insegna che sono proprio loro a rimetterci sempre.
Ma Dio ci insegna proprio ad accettarci per quello che siamo, ad apprezzare le nostre diversitá, a coltivare i nostri talenti. Perchè si ha paura di mostrare la propria fede?
Ognuno ha la risposta dentro di sé, e per ogni persona è diversa. Il ritiro si é concluso con un momento di preghiera al buio con una sola candela accesa al centro della stanza. Il bagliore di quella candela era la luce di Dio,che padroneggiava mestosa al centro della stanza. Ognuno di noi ha scelto poi una candela tra tante altre e dopo aver spiegato il perché di quella scelta attingendo dalla fiamma della candela di Dio ha acceso la propria e bruciato un foglietto con una paura. Terminati i foglietti la luce di Dio non era più sola era circondata da altre luci. Ecco, noi cristiani dobbiamo essere come quelle luci che ardono di amore per Dio, che vincono le tenebre e mostrano lo splendore della sua luce.
Questo ritiro ci ha insegnato a vincere le nostre paure e la nostra vergogna perchè Cristo non si è vergognato di noi morendo per noi sulla croce.

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