SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La scuola è finita, in attesa dei famigerati risultati altri invece si preparano agli esami: gli esami, quelli che non finiranno mai diceva il buon vecchio Edoardo. Molti ragazzi si apprestano quindi ad affrontare gli esami di maturità: un momento importante, di passaggio, forse uno dei pochi riti di passaggio rimasti. Comunque un momento significativo nella vita di diciannovenni che si affacciano al futuro. Un futuro incerto, come lo è tutto ciò che non conosciamo ancora, ma reso più fumoso da un momento storico che pesa sulla testa dei giovani, in cui papa Francesco ribadisce continuamente di non farsi rubare la speranza. Intanto però lo stress da esame c’è e si snocciolano i riti pre-esami: consigli, buone pratiche, studi matti e disperatissimi per recuperare inadempienze, diete pre-esame per il giusto apporto di energie, mappe concettuali, sistemi di copiature varie… la ricerca di informazioni sui professori della commissione e i rituali prevedono anche che ci sarà sempre chi comunicherà di sapere in anteprima i testi delle prove. E come colonna sonora l’immancabile Venditti con “Notte prima degli esami” che secondo skuola.net rimane in cima alla playlist nelle scelte della musica da ascoltare nei giorni della maturità.
Senza lasciarsi ingannare dall’ammiccante locandina che ripropone in modo alquanto esplicito la locandina del film commedia, che riprendeva il titolo proprio dalla celebre canzone, l’occasione proposta in diocesi, in realtà è semplicemente quella di partecipare insieme a una celebrazione eucaristica la mattina dell’inizio degli esami. Sicuramente non un rito propiziatorio e apotropaico, per tappare buchi magari, ma la consapevolezza di un affidare a Dio l’impegno messo nello studio, la fatica, il sudore, la ricerca che “aprono il cuore e la mente allo stupore, alla meraviglia e al ringraziamento”. Affidare la ricerca del senso delle cose che è insito nello studio, il cammino compiuto in tanti anni di scuola, insomma un momento per vivere insieme con il Signore un passaggio importante della vita, che va oltre l’esame, la maturità appunto. Un’occasione per augurarsi un buon esame, buono non per l’esito in sé del voto, buono perché maturo, pronti alla vita da maturi. Questo è un tempo di scelte e i giovani chiedono di essere aiutati a diramare le incertezze, le paure, ad avere fiducia nel futuro, in se stessi, nelle loro scelte vocazionali, perché anche la scelta professionale è vocazionale. “La maturità è possedersi, cioè avere accettato il compito che è la propria vita, ed essere pronti ad affrontare il reale con le antenne giuste per andare a caccia delle tre uniche cose che rendono la vita piena e felice anche se faticosa: il bene, la verità e la bellezza” dice il prof 2.0, D’Avenia in un articolo. Il Bene, la Bellezza, la Verità… ecco l’affidare a Cristo Signore, la verità ultima, anche l’esame di maturità.
Per tutti gli studenti che lo desiderano, l’appuntamento è la mattina del 18 giugno alle ore 7.00 presso la Chiesa della Madonna del Suffragio, Ponterotto, parrocchia di don Roberto Melone, per celebrare insieme l’Eucaristia. Vista l’ora seguirà un momento di condivisione della colazione prima di recarsi ognuno nella propria scuola.
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