CASTIGNANO – Dopo la prima crociata, alcuni cavalieri guidati da Ugò de Pè e dal suo compagno d’armi Goffredò de Sentomé decisero di fondare l’ordine dei “poveri cavalieri di Cristo”, che divenne, in breve, un potente ordine monastico-militare. Trassero ispirazione dall’ordine cistercense e vennero sostenuti dalla figura più rappresentativa che in quegli anni caratterizzava la cultura europea, il predicatore e teologo Bernardo di Chiaravalle. Ai tre voti monastici di castità, povertà e ubbidienza, l’Ordine Templare ne aggiunse presto un quarto: quello di proteggere i pellegrini in viaggio verso Gerusalemme. Nel Medioevo Castignano era un punto nodale di transito commerciale, situato a ridosso della via Salaria, una delle più importanti strade consolari di collegamento con Roma: per questo motivo la tradizione vuole i Templari vigili custodi delle vie dell’antico borgo, poiché i cavalieri avevano il dovere di tenere sgombri tutti i passaggi per i pellegrini che da Roma si dirigevano ai porti d’imbarco per la Terra Santa e per il Vicino Oriente.
Tre sono le testimonianze che legano il nome di Castignano a quello dei nobili cavalieri: via de’ Templari, un tempo la strada di transito più importante del paese, che collegava la campagna alla piazza cittadina, luogo di scambi per eccellenza tra mercanti forestieri e commercianti locali. La Chiesa di Santa Maria del Borgo, amministrata dai benedettini farfensi sin dall’XI secolo, che, sulla facciata principale, reca simboli di possibile ascendenza Templare. Tali simboli e la presenza di un Ospedale annesso alla Chiesa, – luogo di rifugio dei pellegrini e dei viandanti in cerca di ricovero – non escludono la possibilità che la Chiesa sia stata amministrata temporaneamente dai Templari prima della gestione benedettina. Documenti storici coevi testimoniano come la Chiesa versasse, ogni anno, il contributo delle decime, la cui riscossione, su privilegio papale, spettava direttamente all’Ordine del Tempio.
Storicamente la valle del Piceno rappresentò uno dei presidi più importanti dell’Ordine Templare nell’Italia centrale e verosimilmente i Cavalieri, al tempo delle Crociate, frequentarono Castignano nei loro viaggi verso Gerusalemme, lasciando testimonianze nella storia, nell’economia e nella tradizione del paese, ancora oggi tangibili.
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