1451348_10202921279015307_70183839_nEd eccoci giunti alla fine di questo percorso. Oggi con la testimonianza di Monica, pubblichiamo l’ultima intervista della rubrica “I giovani della notte e il rapporto con la fede”. Ringrazio di cuore tutti i ragazzi che si sono resi disponibili a raccontarci qualcosa della loro vita.

Ricordo che le interviste servono per raccontare uno spaccato del mondo giovanile della nostra Riviera e qualora non dovessero essere in linea con quanto insegnato dalla Chiesa riteniamo come redazione di doverle pubblicare per poter conoscere al meglio la “vigna” in cui sono chiamati a lavorare i nostri sacerdoti.
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Quali sono i tuoi sogni?
Il sogno principale in questa fase della mia vita è l’Autorealizzazione. Non come un “sopravvivere” attraverso un’omologazione alle imponenti richieste della nostra società contemporanea, ma come un “Vivere la Vita”, scegliendo i miei ideali, le mie azioni e i miei atteggiamenti. Fare ciò è tutt’altro che facile, perché implica mettersi in discussione fino in fondo, attraversando anche delle forti crisi che ti scuotono da dentro, e che inevitabilmente ti conducono nei meandri di quel Mistero – insito nell’essere umano – che ha a che fare con il senso  della vita, della sofferenza e della morte.Durante l’adolescenza – così piena di contraddizioni proprie di questa fase –  ho iniziato a fare nuove esperienze diverse tra loro, ribellandomi un po’ all’educazione familiare e al retroterra culturale e morale che porta con sé, volendo sperimentare concretamente sulla mia pelle cosa era bene o male per me, vivendo anche delle forti esperienze scaturite da eventi traumatici avvenuti nella mia vita. Da lì ho iniziato ad interrogarmi e a vivere una serie di sconvolgimenti interiori, fino ad arrivare ad una vera e propria crisi esistenziale molto difficile, nella quale avevo perso il contatto con me stessa e, non sapendo più chi ero, mi sono trovata in preda ad un’angosciante confusione.Auto realizzarsi, per me, oggi, è Essere quello che sono realmente, in profonda sintonia con la mia vera natura, le mie vere attitudini, sfruttando a pieno i miei talenti.

Che lavoro fai/ vorresti fare?
Mi arrangio un po’ come posso fin da ragazzina, lavorando nelle attività commerciali dei miei, ho fatto anche diversi lavoretti e un anno di servizio civile durante gli anni universitari ma sono una psicologa e ora sto cercando lavoro nel mio settore.

Come vivi il fine settimana? Cosa fai di solito con gli amici?
In genere lavoro, ma appena posso la domenica cerco una messa in base alle mie pause. La maggior parte dei miei amici non sentono questa esigenza e quando ci ritroviamo o usciamo, condividiamo altri aspetti dell’amicizia. Ma devo dire che spesso (“non si sa come…”) i nostri discorsi sfociano verso questioni religiose, spirituali, nascono lunghi dibattiti, ci confrontiamo lasciando che si alimenti il rispetto, la curiosità e che accada una tacita reciprocità.

Per il tuo futuro, riguardo al matrimonio, come penserai di vivere le tappe che ti porteranno a questo importante momento della tua vita?
Credo nella Sacralità del matrimonio, pertanto prepararsi è fondamentale. Soprattutto prendere consapevolezza di quello che E’ veramente questo sacramento. Io e il mio fidanzato siamo cresciuti insieme in un profondo cammino spirituale, individuale e di coppia, che ci ha portati a sceglierci come futuro marito e futura moglie. Abbiamo fatto il corso prematrimoniale ed ora stiamo pensando ad una data possibile.Rispetto ma non condivido la scelta di tante coppie che decidono di sposarsi in Chiesa ignorando l’ontologia del matrimonio.

E la fede come và? Credi in Cristo? Raccontaci degli episodi / esperienze personali che ti han portato a credere o meno
Intraprendere un cammino spirituale è stato per me scoprire il Grande Viaggio della vita sempre in divenire. Credo in Gesù Cristo e incontrarlo mi ha cambiato la vita. Avrei tanti episodi/esperienze da raccontare ma direi solo che Dio si lascia trovare da chi lo cerca davvero!  Trovo nelle Sacre Scritture l’attualità del vivere quotidiano e tante risposte alle mie domande profonde simili a quelle di tanti uomini diversi e vissuti in epoche molto diverse.

Partecipi alla Messa?
Si! come dicevo sopra per me è diventata un’esigenza che parte da dentro, qualcosa di diverso dall’obbedire ad una legge religiosa.
E’ meraviglioso partecipare ad una celebrazione eucaristica ma raccontarlo svilirebbe ciò che va al di là delle parole. Vivere la Messa con consapevolezza di ciò che sta accadendo è uno Stupendo Miracolo!

Hai altro da aggiungere riguardo il rapporto giovani-fede?
Purtroppo ci sono molti stereotipi e pregiudizi rispetto alla fede o alla religione più in generale. Dalla mia esperienza penso che i giovani devono aprirsi a tante esperienze ma non dovrebbero mai smettere di cercare la Verità!

 

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