Di Lauretanem
MONTALTO DELLE MARCHE – Il mese di novembre ha portato un ulteriore cambiamento all’interno della Comunità ecclesiale montaltese, rivestendo di una nuova responsabilità il Parroco don Lorenzo Bruni, al terzo anno di rinnovato ministero pastorale in favore della Parrocchia di Santa Maria Assunta, nel capoluogo, e da più di due mesi ormai Parroco anche della Parrocchia di Santa Lucia nella frazione di Porchia. Questa volta la realtà interessata dal progetto comune di collaborazione pastorale è l’antica e vivace Comunità parrocchiale di Santa Maria in Viminato, nella frazione di Patrignone, molto vicina (siamo a due chilometri circa) dal centro cittadino.
Dal quattro novembre infatti don Lorenzo è stato nominato dal Vescovo Carlo, Parroco anche di questa terza realtà cristiana del Comune sistino, per un cammino di condivisione e di comunione tra le diverse parrocchie, in favore di una più sentita partecipazione alla formazione alla vita e alla celebrazione della fede cristiane, succedendo al religioso salvatoriano padre Alfredo Botticelli, da poco più di un anno Amministratore parrocchiale della stessa, ma già conosciuto ed apprezzato sul territorio, essendo nativo della frazione di Porchia, e per un anno e mezzo (dal marzo 2011 al settembre 2012) essendo stato anche Parroco della Basilica Concattedrale di Montalto.
Al fianco del giovane Parroco il Vescovo ha pensato di chiamare la presenza e il fattivo servizio di un altro sacerdote, da poco incardinato nella nostra Diocesi, ma già da anni presente e attivo nella zona pastorale del circondario, nella persona di don Vincent Ifeme, incaricato quindi a collaborare per tutte e tre le Parrocchie montaltesi, mantenendo tuttavia l’incarico di Amministratore parrocchiale della vicina Comunità cristiana di Rotella.
Certamente bisognerà studiare a fondo la situazione attuale della tre differenti realtà di Montalto e di quella di Rotella, e industriarsi a salvaguardare con rispetto le tradizioni pur nell’orma urgente rinnovamento, per cominciare a ripensare la “qualità”, rispetto alla mera “quantità”, dei servizi religiosi che il sacerdote offre alle persone, alle Famiglie e alle stesse Parrocchie, permettendo che egli possa soffermarsi ad approfondire il discorso della fede, riscoprendone e riproponendone valori profondi e sempre meno radicati nella vita di oggi.
don Stefano Iacono
+ MESSA e -messe.
Emanuele Di Stefano
Ogni cambiamento deve essere affrontato con serenità, per cogliere le opportunità di crescita dell'intera comunità, anche sotto il profilo religioso, oltre al maggiore senso di appartenenza al territorio "Montaltese". Non sarà facile garantire il servizio nelle diverse Parrocchie che comunque restano distinte.