CUPRA MARITTIMA – Hanno affrontato mesi di preparazione, prove, sacrifici e ora sono diventati ufficialmente aspiranti gladiatori.
Sono Pino Neroni, Giovanni Dimitri, Gabriele Di Fiore, Roberto Bartolomei, Claudio Portelli, Gianluca Trionfi, Fabio Fazzini, Natascia Petroni, Federica Flammini e Vanessa Ciarrocchi i coraggiosi che sabato 29 novembre presso la palestra Polivalente di Lungomare Romita a Cupra Marittima sono stati protagonisti del solenne rito degli aspiranti gladiatori.
Allenati da Valentino Di Lorenzo del Gruppo Storico Romano, i dieci si sono esibiti in varie tecniche di combattimento utilizzando gli strumenti tipici dell’epoca come spade, scudi, elmetti, rete, tridente, eccetera.
Un rito davvero completo dato che ognuno di loro ha scelto persino un nuovo nome, un alter ego in latino, con il quale verranno chiamati da ora in avanti in queste occasioni.
Gli aspiranti gladiatori hanno inoltre ricevuto la cittadinanza romana che verrà confermata con l’esame che dovranno affrontare ad Aprile a Roma. Sì perché l’avventura non finisce qui, anzi, è appena iniziata: gli aspiranti gladiatori dovranno continuare ad allenarsi ancora e tra loro verranno nominati infine alcuni gladiatori ufficiali e alcuni gladiatori riserve, in base alla preparazione acquisita. Nel frattempo a Natascia Petroni, per l’impegno e la dedizione dimostrata, è stata invece già conferito il titolo di Primus Rudis, cioè di responsabile di questa Scuola Gladiatori del Gruppo Storico Cuprense. Grande soddisfazione per il presidente del Gsc Marco Malaigia per l’entusiasmo e la serietà con le quali gli aspiranti gladiatori hanno affrontato questa sfida. La serata è stata resa ancor più suggestiva grazie alle danzatrici del Gsc Artocria. Immancabili poi le matrone, i patrizi, i popolani, i legionari, i senatori e le sacerdotesse. Presente all’evento anche il sindaco Domenico D’Annibali.
Il Gruppo Storico Cuprense rivolge un ringraziamento particolare anche a Carmelo Catanzaro magister del Gsr e Sergio Iacomoni presidente del Gsr, senza la forte collaborazione del Gruppo Storico Romano infatti tutto ciò non avrebbe potuto avere luogo.
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