venerdì 19 ottobre ore 21.30
sabato 20 ottobre ore 21.30
domenica 21 ottobre ore 18.30 – 21.30
Bella addormentata di Marco Bellocchio
domenica 21 ottobre ore 16.30
lunedì 22 ottobre ore 21.30
“Come spesso, nella filmografia di Audiard, corpo e spirito fanno tutt’uno, si ammaccano e si rimarginano insieme, senza bisogno di troppe parole: al contrario, la comunicazione, specie quella femminile, passa attraverso un linguaggio muto ma intimamente comprensivo (qui è Stef che “parla” con l’animale ma anche il “dialogo” sessuale che si approfondisce senza l’uso di parole).
La macchina da presa del regista non è certo invisibile e le tesi, dietro il suo modo di filmare, sono sempre molto evidenti. Questo film non fa eccezione e anzi spinge più che mai sui contrasti manichei tra bellezza e squallore, forza e debolezza, spirituali e letterali, fin quasi alla maniera. Ma raggiunge un risultato non scontato laddove, pur essendo in realtà un lavoro molto scritto, dove tutto, fin dal primo istante, è pensato per tornare a domandar vendetta, la direzione degli attori e la qualità dei dialoghi ci distraggono magistralmente, facendo sì che non ce ne accorgiamo quasi mai. La capacità del miglior cinema di Audiard di scartarsi da un percorso troppo rigido o incline alla retorica, questa volta non si manifesta né a livello di soggetto né di regia ma si ritrova più sottilmente nelle pieghe della messa in scena, nei gesti e nelle espressioni degli attori”. (Marianna Cappi – mymovies.it)
Bella addormentata: Per riflettere sul film vi proponiamo ciò che ha scritto Avvenire. clicca qui
Negli ultimi sei giorni della vita di Eluna Englaro un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. (www.trovacinema.it)
“Di chi è la mia vita? Questa è la domanda che sta, implicita, sullo sfondo di “Bella addormentata”. E ancora: lasciare che un uomo o una donna “scelgano” la propria morte è un atto d’amore e di libertà, o è un crimine? E può un’istituzione privarci di questa scelta? Quali siano le risposte personali dell’autore è palese. È questo il merito per così dire morale del film. Bellocchio non si nasconde dietro alcuna ideologia, alcun pregiudizio, alcun valore assoluto e apodittico. Invece si espone, cioè si mostra, e così si offre al giudizio. C’è, in questa scelta, un gusto profondo per la libertà, per la sua e per la nostra. Mentre corrono gli ultimi sei giorni di vita della Englaro, nel film si intrecciano quattro storie distinte. In ognuna si esprimono sensibilità e moralità tra loro ben diverse. C’è il deputato Uliano Beffardi (un accorato, intenso Toni Servillo), vecchio socialista passato con la destra berlusconiana, ora in conflitto con le proprie idee e con la propria storia personale. E c’è sua figlia Maria (Alba Rohrwacher), che a Udine porta acqua per dissetare un corpo morto da 17 anni, ma si innamora di un “nemico”. C’è anche una madre (Isabelle Huppert), che cerca la santità – e forse trova la follia – per sottrarre al coma la propria, di figlia, e così finisce per dimenticare il figlio. C’è poi un medico (Pier Giorgio Bellocchio) profondamente laico, che “resuscita” una tossicomane con manie suicide (Maya Sansa, bravissima), convinto che la vita abbia molte più ragioni della morte. Tutto questo e altro racconta Marco Bellocchio, ma non ci dice quale dei suoi personaggi abbia ragione, e quale torto. Per lui non ci sono né paladini della vita né criminali e assassini, ma uomini e donne con le loro libertà.”. (Roberto Escobar – L’espresso)
Anche per la stagione 2011-2012 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa € 5, permette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.
Il Cinema Margherita, anche quest’anno, propone il Cinema di Qualità per gli Universitari a € 4,00, un invito ai ragazzi, sotto i 26 anni, che vanno all’università a riscoprire la magia del cinema, ad allargare i propri orizzonti culturali a scoprire i meccanismi del linguaggio cinematografico e a riflettere sui temi che i registi affrontano con le loro pellicole (per poter usufruire dell’offerta basta presentare alla biglietteria il proprio libretto)
Ingressi: € 6,00 interi, € 4,50 ridotti
Ingresso universitari: € 4,00
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