Di Silvio Giampieri
CHIESA MARCHE – Presso l’auditorium A. Marziali di Villa Nazareth di Fermo ha avuto luogo l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2015 del Tribunale Ecclesiastico Piceno. Siamo ormai al settantaseiesimo anno di attività ed ogni volta l’apertura dei lavori costituisce l’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e decidere l’orientamento sui provvedimenti venturi.
Ad aprire solennemente i lavori è stato l’Arcivescovo di Fermo Mons. Luigi Conti, in qualità di Moderatore del Tribunale Ecclesiastico Piceno. Ha preso poi la parola Don Paolo Scoponi, il quale nella veste di nuovo vicario giudiziale ha, per la prima volta, provveduto a relazionare sull’attività giudiziaria del precedente anno. Una dettagliata disamina dei dati ha permesso di capire come sia aumentato il numero delle cause presentate e quali siano le motivazioni occorse per la nullità, le quali variano in relazione ai mutamenti della società contemporanea.
La prolusione poi è stata affidata a Mons. Eugenio Zanetti, giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale Lombardo e vicario giudiziale della diocesi di Bergamo, nonché responsabile del gruppo “la Casa”.
Questa associazione si occupa dell’accompagnamento spirituale e consulenza canonica per persone separate, divorziate o risposate, avendo modo quindi di calarsi nella realtà concreta dei problemi delle persone.
Questo intervento ha aperto poi la via ad un dibattito sulle questioni più incalzanti e sulle difficoltà pratiche che si riscontrano quotidianamente nel settore.
Presenti nell’auditorium anche il nostro vescovo emerito diocesano, Mons. Gestori, il vescovo di Fano Mons. Armando Trasarti, molti avvocati, psicologi, consulenti e sacerdoti (tra cui Don Armando Moriconi in quanto uno dei giudici della Terna Giudicante del foro fermano), che hanno posto alcune domande ai relatori.
Tra essi anche il Cardinal Menichelli, neo eletto Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, che è stato invitato a rispondere ad alcuni quesiti alla luce della sua esperienza nel Sinodo straordinario dei Vescovi sulla Famiglia, tenutosi pochi mesi or sono.
In attesa di ulteriori direttive che vengano appunto da questo organismo che, come noto si riunirà nuovamente a fine anno, nel complesso sono emerse dunque alcune piste per attuare le strategie migliori per l’accompagnamento.
È sembrato dunque doveroso iniziare dai fidanzati, offrendo un’adeguata preparazione al matrimonio, ed al tempo stesso è stata la segnalata la necessità di un ascolto efficace e fattivo per le coppie che vivono le difficoltà della vita quotidiana coniugale.
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