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Di Silvio Giampieri

PICENO – Questo pomeriggio alle ore 16.45 presso l’Auditorium San Giacomo della Marca di Acquaviva Picena il prof. Tito Pasqualetti presenterà il suo libro “La Parola secondo Gioavanni”.
Moderatore d’eccezione sarà il Vescovo emerito Mons. Gervasio Gestori.

Nella serata di Mercoledì 8 Aprile invece ha avuto luogo la presentazione del libro del Professor Tito Pasqualetti “La Parola secondo Giovanni”. A fare gli onori di casa l’Assessore alla cultura Dott. Paolo Polidori, che ha salutato i convenuti, sottolineando la preziosità dell’evento per la comunità ripana.

Ad introdurre il relatore è stato l’Amministratore parrocchiale Don Gian Luca Rosati con un intervento a più riprese lodato dallo stesso autore.

In primo luogo il sacerdote ha offerto una contestualizzazione storica delle prime redazioni del Vangelo giovanneo e di alcune tecniche stilistiche utilizzate all’epoca, per la fissazione del testo nelle prime comunità, dove la trasmissione era orale.

Oltre ai caratteri narrativi, Don Gian Luca ha sottolineato quale fosse la postura spirituale dell’autore sacro il quale si pone in atteggiamento di preghiera ed unione a Dio prima di immergersi nella quotidianità per rendere testimonianza di Cristo.

Il Professor Pasqualetti (del quale è difficile riassumere il curriculum, essendo noto non solo come ordinario di lettere classiche e poi preside nel Liceo Classico sambenedettese, ma anche come docente di patristica nonché autore di numerose pubblicazioni di filologia) ha voluto subito sottolineare che già la scelta del luogo della presentazione cadeva su un ambiente volutamente laico – la Sala Rossa del Municipio – proprio perché la sua opera fosse a beneficio della cultura di tutti e non solo di fedeli, clero o eruditi in materia. Si è detto al contempo felice della presenza di un pubblico qualificato, essendo presenti alcuni insegnanti in scuole di vario ordine e grado, nonché docenti universitari. Il relatore ha tenuto poi a spiegare la valenza semantica di alcuni dei termini giovannei che ha raccolto nella sua pubblicazione, che costituisce una sorta di piccolo vocabolario, ed il criterio con cui essi sono stati selezionati.

Ha poi citato a più riprese Papa Benedetto XVI oltre che per il suo magistero, anche per il suo grande valore di teologo, spesso non adeguatamente valutato ed apprezzato. Anche l’attuale pontefice Francesco è stato menzionato per aver riattualizzato il termine di “parresia” cioè “libertà di parola”, “franchezza”, utilizzandolo tanto nella pastorale come nello stile di governo della chiesa.

Al termine della conferenza si è acceso anche un dibattito sul tema, tale era la vivacità intellettuale dei convenuti, fermato solo dall’ora ormai tarda.

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