SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo intervistato Chiara Santarelli, attrice di teatro della compagnia Caleidoscopio nata nella Parrocchia San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto.
Chiara cosa sognavi di fare da bambina?
Non ho mai avuto un sogno ben visualizzabile. Probabilmente diventare ballerina o pattinatrice,ma erano idee che svanivano presto.
Cosa fai attualmente e che lavoro vorresti fare?
Ora sto frequentando la Laurea Magistrale in Lettere Classiche ad Urbino. Beh il tema lavoro mi turba un pò, mi piacerebbe rimanere in ambito teatrale, magari diventare Direttore artistico o Sceneggiatrice, o perchè no doppiatrice…ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, quindi penso che farò diverse esperienze per poi capire per cosa sono tagliata a tutti gli effetti.
Come sei entrata a far parte della compagnia?
Sono una veterana della Compagnia. Il gruppo si è aggregato nel 2005 dopo aver partecipato al laboratorio teatrale della Parrocchia San Filippo Neri.
Insomma la voglia è nata proprio da quel momento, allora abbiamo pensato di unirci e realizzare qualcosa di buono. L’associazione si è fondata nel 2009 a tutti gli effetti…e siamo ancora qui, speriamo per molto ancora.
Quale emozioni provi quando sali sul palco?
Le emozioni che il palcoscenico ti dona sono molteplici. La prima emozione che si sente, quando ancora il sipario è chiuso, proprio in quell’attimo in cui sta per aprirsi..ecco lì penso sia la più forte, dopo di che subentra una certa confidenza ormai che rende il tutto molto più “casa”.
Pensi che la tua vita sia cambiata da quando reciti?
Io penso che fare teatro migliori la vita di chiunque. Quando si è piccoli si impara ad esempio a leggere meglio, a stare con gli altri, ad essere umili, a non vergognarsi, poi quando si cresce e ormai queste fasi sono appurate si impara ad approfondire se stessi sotto ogni sfaccettatura e si conosce l’altro più a fondo.
Quando andrete in scena nuovamente?
Torneremo in scena con il nostro inedito spettacolo “EGO” il 30 aprile al teatro Mercantini di Ripatransone alle ore 21.15. E’ la terza e ultima replica serale per quest’anno e vedremo per l’avvenire cosa ci presenta il futuro, speriamo molti altri spettacoli, magari in nuovi teatri.
Perchè uno spettatore dovrebbe venire a vedervi?
Uno spettatore dovrebbe andare a teatro in generale, purtroppo non molti ne capiscono l’importanza e il valore si è un pò perso nel tempo verso quest’arte in fin dei conti così vicina al popolo.
Deve venire a vedere il nostro spettacolo perchè è interamente nostro: dalle musiche, al copione, ai costumi, scenografia ecc. e perchè siamo giovani e sprizziamo energia da tutti i pori. Ve lo garantisco…ne vale la pena, per lo meno chi ci ha visto così dice.
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